martedì 10 aprile 2007

LE RIFLESSIONI DI FIDEL


Ha suscitato molti commenti un articolo di Fidel Castro pubblicato sul Granma dopo la visita del Presidente USA George W Bush in Brasile per stringere accordi con il Presidente brasiliano Lula Da Silva per la produzione di biocombustibile. La stampa italiana ovviamente ha utilizzato o la censura o la critica incondizianata. Invece la comunità scentifica internazionale ha ritenuto molto importante e degno di riflessione quanto detto del Comandante.
Ecco la traduzione dell'articolo in questione.

RIFLESSIONI DEL PRESIDENTE FIDEL CASTRO
Più di tre miliardi di persone nel mondo condannate ad una morte prematura
Non si tratta di una cifra esagerata ma, semmai, prudente. Ho meditato molto su questo dopo la riunione tra il presidente Bush e i fabbricanti nordamericani d’automobili.
Lunedì 26 marzo la sinistra idea di trasformare gli alimenti in combustibile è stata definitivamente fissata come linea economica della politica estera statunitense.
Il testo di un dispaccio della AP, agenzia di stampa nordamericana che arriva in ogni angolo del mondo, recita:
“WASHINGTON, 26 marzo (AP). Il presidente George W. Bush ha elogiato lunedì i vantaggi delle automobili funzionanti con etanolo e biodiesel, durante una riunione con i fabbricanti di veicoli in cui ha cercato di dare impulso ai suoi piani di combustibili alternativi.
“Bush ha detto che un impegno dei leaders dell’industria automobilistica nazionale per duplicare la produzione di veicoli a combustibile alternativo aiuterebbe a far sì che gli automobilisti abbandonino i motori funzionanti a benzina, riducendo la dipendenza del paese dal petrolio d’importazione.
“’È un grande progresso tecnologico per il paese’, ha detto Bush dopo aver ispezionato tre veicoli a combustibile alternativo. Se la nazione vuole ridurre il consumo di benzina, il consumatore deve avere la possibilità di prendere una decisione razionale.
“Il Presidente ha sollecitato il Congresso ad avanzare rapidamente nell’introduzione di una legislazione proposta recentemente dal Governo per ordinare l’uso di 132 miliardi di litri (35 miliardi di galloni) di combustibile alternativi per il 2017 e per imporre parametri più esigenti di consumo del combustibile nelle automobili.
“Bush si è riunito con il presidente del consiglio e direttore generale della General Motors Corp., Rich Wagoner; con il direttore generale di Ford Motor Co., Alan Mulally e con il direttore generale del gruppo Chrysler di Daimler Chrysler AG, Tom LaSorda.
“I partecipanti all’incontro hanno discusso misure atte a sostenere la produzione di veicoli a combustibile alternativo, dei tentativi per sviluppare l’etanolo a partire da fonti come l’erba e la segatura e una proposta per ridurre del 20% in dieci anni il consumo di benzina.
“Gli incontri si sono svolti in un momento in cui il prezzo della benzina è in aumento. Lo studio più recente dell’organizzazione Lundberg Survey segnala che il prezzo medio nazionale della benzina è aumentato di 6 centesimi per gallone (3,78 litri) nelle ultime due settimane, arrivando a 2,61 dollari”.
Penso che ridurre e riciclare tutti i motori che consumano elettricità e combustibile sia una necessità elementare e urgente di tutta l’umanità. La tragedia non consiste nel ridurre questi costi energetici, ma nell’idea di trasformare gli alimenti in combustibile.
Oggi si sa con precisione che una tonnellata di mais può produrre in media soltanto 413 litri di etanolo, equivalenti a 109 galloni.
Il prezzo medio del mais nei porti degli Stati Uniti è di 167 dollari la tonnellata. Sono pertanto necessari 320 milioni di tonnellate di mais per produrre 35 miliardi di galloni di etanolo.
Il raccolto del mais negli USA nel 2005, secondo i dati della FAO, è arrivato a 280,2 milioni di tonnellate.
Anche se il Presidente parla di produrre combustibile a partire dall’erba o dai trucioli del legno, chiunque capisce che si tratta di frasi assolutamente irrealistiche. Ripeto: 35 miliardi di galloni significano un 35 seguito da nove zeri!
Seguiranno poi dei begli esempi di ciò che conseguono gli sperimentati e ben organizzati agricoltori degli Stati Uniti rispetto alla produttività di ogni uomo ed ogni ettaro: il mais trasformato in etanolo; i residui di questo mais trasformati in mangime per gli animali con il 26% di proteine; gli escrementi del bestiame utilizzati come materia prima per la produzione di gas. Ma questo, dopo ingenti investimenti, è alla portata solamente delle imprese più poderose, dove tutto deve ruotare attorno al consumo d’elettricità e combustibile.
Applicate questa ricetta ai paesi del Terzo Mondo e vedrete quante persone non consumeranno più mais tra le masse affamate del nostro pianeta. O peggio: concedete ai paesi poveri prestiti per finanziare la produzione di etanolo dal mais o da qualsiasi altro tipo di alimento e non rimarrà in piedi nemmeno un albero per difendere l’umanità dal cambiamento climatico.
Altri paesi della parte ricca del mondo hanno programmato di usare non solo mais, ma anche grano, semi di girasole, di colza ed altri alimenti per la produzione di combustibile. Per gli europei, per esempio, sarebbe redditizio importare tutta la soya del mondo allo scopo di ridurre il consumo di combustibile delle loro automobili ed alimentare i loro animali con i residui della detta leguminosa, particolarmente ricca di tutti i tipi di aminoacidi essenziali.
Gli alcool venivano elaborati a Cuba come sottoprodotto dell’industria zuccheriera, dopo aver praticato tre estrazioni di zucchero al succo della canna. Il cambiamento climatico sta già danneggiando la nostra produzione di zucchero. Grandi siccità si alternano con piogge record, che appena permettono di produrre zucchero per cento giorni, con rese adeguate nei mesi del nostro assai moderato inverno e così manca zucchero per ogni tonnellata di canna o manca canna per ogni ettaro, a causa della prolungata siccità nei mesi di semina e coltivazione.
In Venezuela userebbero l’alcool non per l’esportazione, ma per migliorare l’impatto ambientale del loro combustibile. A prescindere dall’eccellente tecnologia brasiliana per produrre alcool, a Cuba l’impiego della detta tecnologia per la produzione diretta di alcool a partire dal succo della canna è soltanto un sogno o una stravaganza di coloro che si fanno illusioni su quest’idea. Nel nostro paese, le terre dedicate alla produzione diretta di alcool possono essere molto più utili nella produzione di alimenti per il popolo e nella protezione dell’ambiente.
Tutti i paesi del mondo, ricchi e poveri, senza eccezione alcuna, potrebbero risparmiare miliardi di dollari in investimenti e combustibile semplicemente sostituendo tutte le lampadine incandescenti con lampadine fluorescenti, cosa che Cuba ha fatto in tutti i focolari domestici del paese. Ciò rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per resistere al cambiamento climatico senza provocare la morte per fame delle masse povere del mondo.
Come si può vedere, non uso aggettivi per qualificare il sistema ed i padroni del mondo. Questo lo sanno fare in modo eccellente gli esperti in informazione, scienze socio-economiche e politiche onesti che nel mondo abbondano e che studiano costantemente il presente ed il futuro della nostra specie. Sono sufficienti un computer e le sempre più numerose reti Internet.
Oggi ci troviamo di fronte per la prima volta ad un’economia veramente globalizzata e ad una potenza dominante nel terreno economico, politico e militare, che non assomiglia in niente alla Roma degli imperatori.
Qualcuno si chiederà perchè parlo di fame e sete. Rispondo: non si tratta dell’altra faccia di una moneta, ma di varie facce di un altro oggetto, come può essere un dado a sei facce, o un poliedro con molte più facce.
Mi avvalgo in questo caso di un’agenzia ufficiale di notizie, fondata nel 1945 e generalmente ben informata sui problemi economici e sociali del mondo: la TELAM. Cito testualmente:
“Circa due miliardi di persone, da qui a 18 anni, abiteranno in paesi e regioni dove l’acqua sarà un lontano ricordo. Due terzi della popolazione mondiale potrebbero vivere in luoghi dove questa scarsità potrebbe produrre tensioni sociali ed economiche di una tale portata da provocare guerre per il prezioso ‘oro azzurro’.
“Negli ultimi 100 anni l’uso dell’acqua è aumentato ad un ritmo due volte superiore al tasso di crescita della popolazione.
“Secondo le statistiche del Consiglio Mondiale dell’Acqua (WWC è la sigla in inglese), si stima che nel 2015 il numero di abitanti colpiti da questa grave situazione aumenterà fino a raggiungere i 3 miliardi e 500 milioni di persone.
“L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha celebrato il 23 marzo la Giornata Mondiale dell’Acqua, chiamando ad affrontare da quello stesso giorno la scarsità mondiale del prezioso liquido, con il coordinamento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO), con l’obiettivo di sottolineare la crescente importanza della mancanza d’acqua a livello mondiale e la necessità di una maggior integrazione e cooperazione, che permettano di garantire una gestione efficiente delle risorse idriche.
“Molte regioni del pianeta stanno soffrendo una grave scarsità d’acqua e vivono con meno di 500 metri cubici per persona all’anno. Sono sempre di più le regioni che soffrono della cronica mancanza del vitale elemento.
“Le principali conseguenze della scarsità dell’acqua sono la sua insufficiente quantità per la produzione di alimenti, l’impossibilità dello sviluppo industriale, urbano e turistico ed i problemi di salute”.
Fin qui il dispaccio della TELAM.
Non menzionerò in quest’occasione altri importanti fatti, come i ghiacci che si sciolgono in Groenlandia e nell’Antartide, i danni alla fascia dell’ozono e la crescente quantità di mercurio in molte specie di pesci che vengono consumati abitualmente.
Esisterebbero altri temi da affrontare, ma con queste righe ho voluto soltanto fare un commento sulla riunione del presidente Bush con i principali dirigenti delle compagnie automobilistiche nordamericane.
Fidel Castro Ruz
28 marzo 2007
(Traduzione Granma Int.)

10 commenti:

Francesco ha detto...

Il sonno della ragione genera mostri...la politica usa anche in questo terribile frangente dei biocombustibili si manifesta per quello che è...assuefatta dal tavor per quanto riguarda l'ecologia, ma ben sveglia anzi direi cinicamente sveglia per quanto riguarda l'economia...
una, cento, mille, cuba...w Fidel

Eliolibre ha detto...

Caro Cecco, speriamo che dal sonno della ragione si sveglino i politici di sinistra dell'occidente, e non rimangano sordi ai segnali di speranza che dall'isola di Fidel e dal Sudamerica ci chiedono di aiutarli a cambiare il mondo....

Anonimo ha detto...

Ma voi sinistri non sostenevate le energie alternative? Adesso perchè Fidel è contrario cambiate idea? Come al solito i comunisti cambiano idea ogni volta che lo dicono i loro capi.
Democratico

Anonimo ha detto...

Democratico, e' alquanto lapalissiano, l'ENERGIA per il MOVIMENTO non puo' passare dalle materie prime per l'ALIMENTO!

hasta siempre

kalos

Francesco ha detto...

Democratico
Penso che sia una questione di sensibilità più che di assoggettamento a Fidel.
Certamente per quanto mi riguarda, spero con tutto il cuore che l’epoca del petrolio finisca,e che finalmente le energie così dette alternative inizino, ma sicuramente quest’ultime devono essere compatibili con l’eco sistema e non creare povertà, sfruttamento e morte, verso i poveri del terzo mondo.

Tutto il raccolto di mais degli stati uniti per produrre bioetanolo, non soddisferebbe il loro fabbisogno, quindi cosa implicherebbe questa situazione? Ovviamente deforestazione con tutte le sue orribili conseguenze, povertà assoluta e sfruttamento del terzo mondo e anche qui con le sue spietate conseguenze, e una delle cose peggiori oltre ovviamente alla morte ed alla povertà, l’elevamento della macchina a essere superiore più dell’uomo….assurdo terrificante.
Stimano 600 milioni di autovetture al mondo e pensa che 100 litri di bioetanolo (il pieno di un suv) soddisferebbe il fabbisogno alimentare di una persona…

Ecco la dimostrazione:
1. un SUV può avere un serbatoio di circa 100 litri.
2. 100 litri di bioetanolo si ottengono da 266 kg di mais
3. 1 kg di mais fornisce 3500 kcal
4. 266 kg forniscono quindi oltre 930 mila kcal
5. divise per 365 si ottengono oltre 2500 kcal al giorno, corrispondenti ad una buona dieta

VOGLIAMO CHE LE MACCHINE DIVORINO L’UOMO E L’AMBIENTE?

Eliolibre ha detto...

Behh, sostenere che i comunisti cambiano continuamente idea, mi sembra un'affermazione piuttosto azzardata. Solitamente vengono criticati per il contrario. Il problema stà piuttosto nel fatto che chi ha in mano le sorti dell'umanità, mentre sta ancora combattendo le guerre per il petrolio si sta preparando a trovare nuove strade per dominare il pianeta. E vorrebbero farci credere che è una scelta ambientalista! Stanno distruggendo il pianeta ed improvvisamente vengono colti da sentimenti umanitari ed ambientali. Business!!! Business!!! Business!!! Niente di nuovo.

Francesco ha detto...

Caro Elio riporto un pezzo di un breve articolo preso da un giornale della mia zona che mi ha colpito, è un breve passaggio, ma ha tutte le potenzialità per farci riflettere…

ECCOLO:

Grande sviluppo tecnologico nel settore delle armi, addio al giornalismo e probabile «rivoluzione borghese»

Tra trent’anni avremo in testa un microchip

Uno studio della Difesa inglese «anticipa» il futuro prossimo non del tutto rassicurante
Microchip impiantati nel cervello, armi ad impulsi elettromagnetici e la classe borghese che fa la rivoluzione: non è l’ultimo film di fantascienza, ma come sarà il mondo tra 30 anni, secondo uno studio futurologico del ministero della Difesa britannico. Le 90 pagine spaziano dal peso economico sempre più grande di Cina e India, alla militarizzazione dello spazio, passando per la fine del giornalismo che, date le forti pressioni economiche, produrrà sempre più notizie di bassa qualità e scarsamente aderenti ai fatti.
Dal punto di vista militare, entro il 2035 saranno pronte nuove armi ad impulsi elettromagnetici in grado di distruggere le reti di comunicazione. Secondo lo studio le nuove armi «potrebbero essere usate come estremo strumento di pulizia etnica in un mondo sempre più popolato». Sempre entro il 2035, grazie a chip installati nel cervello, si potranno ricevere informazioni in tempo reale che, se utilizzate dai terroristi, potrebbero essere sfruttate per scatenare attacchi a sorpresa.
La borghesia, infine, «potrebbe diventare una classe rivoluzionaria assumendo il ruolo che Marx affidava ai proletari», spiega il rapporto, basandosi sulla previsione di un crescente divario tra ceto medio, super-ricchi e classi povere. «La borghesia mondiale potrebbe unirsi e usare le conoscenze, capacità e risorse per ridefinire i processi internazionali ed adattarli alle proprie esigenze……

Anonimo ha detto...

Fidel Castro dimostra di essere un politico ed un leader che guarda oltre.

Hai letto il vomitevole articolo di Bechis su Italia oggi di sabato?

Eliolibre ha detto...

Temo, purtroppo, che lo studio della Difesa inglese sia molto verosimili. Le linne tracciate per il futuro non sembrano lasciare dubbi in tal senso.
Purtroppo non ho letto l'articolo di Bechis ma, conoscendo il personaggio, posso intuire il senso del suo discorso. Comunque mi è bastato vedere questa notte un servizio di Flavio Fusi mandato in onda su Rai tre che raccontava la realtà di Cuba, vista ovviamente solo da come la raccontano i dissidenti.

Anonimo ha detto...

<<“Molte regioni del pianeta stanno soffrendo una grave scarsità d’acqua e vivono con meno di 500 metri cubici per persona all’anno. Sono sempre di più le regioni che soffrono della cronica mancanza del vitale elemento.">> Sicuramente è un dato sbagliato: 500 mc per persona all'anno, equivalgono esattamente a 1369 litri al giorno. Un'enormità!