Su Euronews, la tv dell’Unione Europea, hanno appena mandato
in onda un servizio con l’intervista ad una delle Damas de Blanco, il movimento
composto da una decina di donne cubane supposte oppositrici del governo dell’isola.
La giovane intervistatrice se ne è infischiata serenamente
di fare delle verifiche su quanto affermato dalla rappresentante di quel
movimento che tutti coloro che hanno un minimo di obiettività sanno che altro non
è che uno strumento finanziato dal governo degli Stati Uniti per alimentare la
campagna di criminalizzazione del governo cubano che si ostina a non fare dell’isola
caraibica il cortile di casa della vicina superpotenza. Al contrario, l’intervista
si è basata su domande e risposte chiaramente concordate prima con l’unico
scopo di alimentare la campagna propagandistica tesa a denigrare Cuba ed il suo
progetto rivoluzionario inviso ai banchieri ed ai detentori del potere
economico mondiale. Anzi, ad un osservatore più attento non sarà sfuggito che proprio
in questi giorni è salita alle cronache dei ben informati la notizia che tra le
“signore” vittime del “regime castrista” è in atto una lotta intestina causata
dalle beghe per la spartizione dei fondi che il governo Usa elargisce loro come
riconoscimento economico per il “lavoro” compiuto. Non si è preoccupata la
giovane intervistatrice di verificare chi sono realmente queste “signore” che
le Madres de Plaza de Mayo argentine, vere vittime dei crimini del governo
golpista argentino sostenuto e finanziato dagli Usa, hanno rifiutato di
riconoscere perché “loro sono al servizio degli assassini dei nostri figli e
nipoti”. Ed ovviamente nemmeno un
pensiero all’idea che dopo le parole delle presunte “vittime” fosse il caso di far
ascoltare anche quelle dei presunti carnefici. Nemmeno il fatto incontestabile
che queste “oppositrici del regime castrista” abbiano un minimo di seguito nel
paese “vittima della dittatura comunista” ha fatto dubitare la giovane in
carriera sulla veridicità delle affermazioni dell’intervistata. Basterebbe solo
una semplice verifica per scoprire che queste signore vivono agiatamente con i
proventi loro elargiti da chi sta aggredendo il popolo cubano con un blocco
economico che TUTTI i paese della
Comunità Europea riconoscono ogni anno in sede ONU essere una vergogna
inaccettabile. Non importa che per incassare questi proventi le suddette vittime
del regime si limitino di quando in quando ad una passeggiata senza nessun
seguito per le vie dell’Avana per poter documentare di aver compiuto il lavoro
per il quale sono pagate.
Il servizio in oggetto è un classico esempio della
propaganda anticubana atta a disinformare sistematicamente che i media cosiddetti
democratici mettono in atto per screditare chiunque nel mondo osi opporsi alle
politiche devastanti dei grandi capitali che dominano l’economia e la politica
dell’intero pianeta. I nemici sono i popoli ed i governi che non intendono
piegarsi ai loro voleri e che, uno dopo l’altro, vengono sottomessi con da un’impressionante
escalation di guerre e violenze che il nazismo al confronto sembra un movimento
pacifista.
L’intervista in oggetto è stata condotta da una giovane
giornalista che ha dimostrato di essere stata istruita a dovere, sicuramente il
percorso di formazione che l’ha condotta a ricoprire un ruolo tanto ambito, l’ha
saputo interpretrare al meglio. Viene da chiedersi se dietro la sua apparente
ingenuità si nasconde una vittima della brutale e criminale cultura “democratica”
moderna che in Europa trova una fonte di ispirazione primaria, oppure se la
giovincella è una furbetta cosciente del suo ruolo di criminale dell’informazione
che svolge, una giovane disposta a qualsiasi cosa pur di fare carriera. Io
propendo per la seconda ipotesi e penso che addestrare i giovani a simili performances
per fare carriera sia un crimine ingiustificato. Bisogna pure dire la democratica
fanciulla acqua e sapone non è un caso raro, anzi, le sue attitudini sono un
requisito indispensabile per fare informazione nella nostra Europa “libera e
democratica”. Se è vero che non si possono ingannare i popoli per l’eternità,
viene da chiedersi dove credono di voler arrivare i maniaci detentori del
potere che non esistano a compiere orrori di ogni tipo pur di raggiungere i
loro diabolici scopi, come pensano che sarà il futuro che dovrebbero vederli
dominatori assoluti del pianeta e dei popoli che lo abitano. Un futuro
allucinante che non può che far pensare ad orrendi ed atroci scenari dei quali
nemmeno il più criminale degli esseri viventi potrebbe andarne fiero. Seppure la
follia umana sembra non avere limiti, è da sperare che la l’impegno di chi
ancora non intende arrendersi al potere devastante del capitale sia in grado di
formare la coscienza di sempre più larghi strati di popolazione che siano in
grado di opporsi alla follia distruttrice dei padroni del mondo.
http://cubanos.org.uk/noticias/48-ed230413
http://cubanos.org.uk/noticias/48-ed230413
http://it.euronews.com/2013/04/23/le-donne-in-bianco-cubane-finalmente-a-bruxelles-per-ricevere-il-premio-/
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