La blogger cubana che si è arricchita fingendosi una
dissidente del governo cubano, è arrivata in Italia, una delle tante tappe del
suo tour mondiale pagato con i soldi stanziati dal governo americano e dalle
associazioni fasciste che fanno della campagna anticubana la loro opera prima
per legittimare la loro presenza politica sullo scenario delle finte democrazie
occidentali. I luoghi comuni che dipingono Cuba come una specie di lager sono
stati creati ad arte dalle oligarchie politiche ed economiche occidentali che,
in spregio alle più elementari regole dell’informazione, alimentano campagne
propagandistiche che con la complessa realtà cubana non hanno niente a che
vedere. La messinscena funziona perfettamente, è collaudata da lungo tempo ed
ogni anno va affinando sempre meglio il suo meccanismo, il circo mediatico crea
personaggi dal nulla, che non hanno nessuna influenza nella realtà del loro
paese, sui mezzi d’informazione delle potenze occidentali e dei paesi a loro
sottomessi, inizia il bombardamento mediatico che pubblicizza il personaggio
“vittima del regime” che le nostre “democrazie” si vedono costrette a
combattere. Ovviamente i legittimi governanti dello “stato canaglia” di turno
vengono additati come repressori sanguinari e non vengono MAI fatti partecipare
ai dibattiti che li dipingono come malvagi dittatori. Da quando non è più
comunista o socialista ma è diventata seguace del laburismo anglosassone, cioè
liberista, capitalista ed imperialista, tutta la “sinistra” europea ha ottimi
rapporti con mostruosi dirigenti reazionari di tutto il mondo e si rifiuta di
incontrare i rappresentanti dei movimenti progressisti che difendono
l’autonomia e l’indipendenza dei loro paesi e si oppongono alle barbarie del
nuovo ordine mondiale.
Sta di fatto che Yoany Sanchèz, santificata come una vittima
delle persecuzioni del governo cubano, in patria non ha il benché minimo
seguito. Leggendo quanto si scrive nell'articolo di cui al link in fondo a
queste righe, non si può che inorridire di fronte alle affermazioni di un
giornalista che scrive deliberatamente il falso, che non ha un minimo di
conoscenza della realtà di cui parla, siamo al solito utile idiota al servizio di chi gli da un
salario, esattamente il contrario di ciò che dovrebbe fare chi si arroga il
diritto di informare.
In poche righe chi ha scritto questo pezzo esilarante,
riesce ad infilare una falsità dietro l’altra. Per prima cosa Yoani Sanchez non
è una dissidente, per essere tali bisogna avere tutt’altro spessore, ma è senza
ombra di dubbio una furbetta che si è fatta mercenaria per usufruire degli
enormi vantaggi, sopratutti economici, che vengono elargiti a tutti coloro che
si prestano senza tante remore a denigrare la propria patria. Non trovando
altri modi per sostenere le loro improbabili tesi, ai padroni del mondo non
resta altro che finanziare presunti dissidenti. In secondo luogo, la
contestazione di ieri non è stata frutto di un colpo di mano di “militanti del
regime cubano”, bensì la conseguenza del fatto che a cittadini ben informati ed
in grado di smontare le bugie della Sanchez, è stato impedito di partecipare al
dibattito o anche solo poter fare domande alla supposta “vittima del regime”. Chi
sa di politica sa benissimo è un classico della propaganda capitalista fare dei
dibattiti in cui parlano solo coloro che difendono le loro tesi spregiudicate.
Pure falso è sostenere che il tanto pubblicizzato blog di Yoani Sanchez sia “tra
i blog più letti a Cuba”, al contrario sull’isola caraibica Generaciòn Y è
praticamente sconosciuto, per il semplice motivo che simili manipolazioni non riscontrano
il ben che minimo interesse tra i cubani che sono più che vaccinati contro la
disinformazione capitalista e che ritengono odiosi i personaggi che si prestano
a simili propagande in favore dei paesi che con il loro blocco economico
rendono più dura la vita dei cubani. Pure falso è sostenere che Yoani Sanchèz
sia “diventata celebre in tutto il mondo per le sue battaglie contro la
violazione dei diritti umani nel regime di Castro”, la Sanchez non ha fatto nessuna
battaglia, si è semplicemente offerta alle manipolazioni della stampa
occidentale al servizio dei padroni. Si dice poi che “la sua attività di
giornalista e blogger le è pure costata la libertà”. Non c’è bugia più grande, la
Sanchez non è una giornalista, non svolge nessun lavoro e vive come una ricca
con i soldi che i paladini della libertà le offrono per le “prestazioni” svolte
e non è mai stata privata della libertà malgrado faccia di tutto perché questo
succeda, al contrario gode di privilegi che solo lei, grazie ai “premi” ricevuti,
può permettersi. Yoani Sanchez è una persona disgustosa, emigrata in Svizzera
ha capito quanto duro fosse sopravvivere nel capitalismo ed ha deciso di
sfruttare l’occasione che il ricco occidente offre a chi si presta alle
campagne medianiche orchestrate al fine di annichilire chiunque nel mondo osi
opporsi al dominio del capitale. Tornata a Cuba non svolge nessuna attività, fa
semplicemente la dissidente a pagamento, si connette ad internet negli alberghi
più lussuosi, provoca e denigra il governo cubano e si inventa repressioni di
cui non è mai stata vittima. Certo che un personaggio simile non si può
permettere un libero dibatto ma solo palcoscenici a senso unico senza
possibilità che qualcuno smonti le sue vergognose bugie.
Il fatto che anche il PD sponsorizzi simili personaggi la
dice lunga sull’essenza del partito nato dalla fusione fra ex democristiani ed
ex rivoluzionari alla deriva. Questi ex comunisti vedutesi al liberismo, sono
molto più vicini al falso concetto di democrazia della destra che al pensiero
veramente democratico. Un mercenario, e Yoani Sànchez ne è un esempio
eclatante, è la persona più spregevole che possa esistere, farne una bandiera
per fini politici è quanto di più vile possa fare un partito politico che dice
di ispirarsi al pensiero progressista. Invitare la supposta
"dissidente" senza che ci sia qualcuno che possa difendere quello che
lei chiama in modo spregiativo "regime castrista", è una
dimostrazione lampante di come il PD usi metodi reazionari per condizionare il
pensiero del proprio bacino di utenza. L'anticastrismo è uno dei cavalli di
battaglia della dirigenza del PDS-DS-PD per giustificare il passaggio da
sinistra a destra ed il compito di orchestrare questa messinscena è stato da
tempo affidato a Piero Fassino, l’attuale sindaco di Torino che oggi si
appresta ad offrire alla mercenaria cubana la cittadinanza onoraria della città
piemontese. Questi cialtroni che sparlano di Cuba senza averci mai messo piede,
senza conoscere minimamente la storia e la realtà cubana ma solo cavalcando
stupidi luoghi comuni che sono sempre stati i cavalli di battaglia della destra
oscurantista e fascista, sono i veri responsabili della tragica situazione in
cui è finito il nostro paese. Se le destre che rappresentano gli interessi
delle oligarchie e dei grandi capitali, fanno il loro lavoro, non è ammissibile
che chi si è sempre detto difensore degli interessi dei lavoratori si sia messo
in competizione con le destre nel dilapidare le conquiste del movimento
progressista. Questi vili personaggi, traditori del popolo e dei loro stessi
ideali, provengono dalla militanza comunista, in gioventù hanno osannato Cuba e
la sua Revoluciòn, solo ora, per ingiustificata sete di poltrone e potere, si
fanno paladini delle libertà oppresse, dimenticando che da quando la osannavano
ad ora che la denigrano, la Revoluciòn ha lavorato duro per integrare giustizia
sociale e diritti civili. Questi cialtroni incoscienti, mistificatori e, nel
migliore dei casi, ignoranti, vanno smascherati, denunciati e condannati di
fronte alla storia. Perché simili vergogne non abbiano più a ripetersi.
2 commenti:
bellissimo il post. D'accordissimo al 100%
Grazie Monymani.
Complimenti per il tuo bellissmo blog.
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