giovedì 8 maggio 2008

UN PEDAZO DE L'ALMA

Lilliana Hectòr e Ariel Dìaz sono ripartiti per l’Avana dopo tre settimane di soggiorno conferenze e concerti. Con loro se ne è andato un pezzo dell’anima, quella che sogna Cuba, ama la trova cubana e persone come Ariel e Lilliana, artisti nobili, sensibili, dignitosi, ma soprattutto persone piene di tenerezza che non puoi che ammirare. Ho dovuto far passare alcuni giorni prima di mettermi a scrivere dei loro concerti senza che mi venga il magone.

Partiti dall’Avana la sera del 18 aprile, sono arrivati a Malpensa verso il mezzogiorno del giorno dopo, oltre due ore di auto per arrivare in Valtellina, il tempo di una doccia e subito ad affrontare il primo impegno. Presso la bellissima Mediateca situata nel sottotetto dell’edificio che ospita la sede comunale e le scuole elementari di Piateda, ha avuto luogo la conferenza-concerto di cui ho parlato nel post precedente.
Il 24 aprile Ariel e Lilliana suonano al Pub Il Mambo di Piateda, è un locale frequentato dai giovani di Sondrio e ditorni, tutti appassionati di musica alternativa. Grazie alla passione di Paolo, il proprietario del locale, quì sono passati molti nomi importanti del panorama della musica non conformista. Ricordo una stupenda serata con Luigi Grechi, il fratello di De Gregori, finita con una indimenticabile bevuta, altra passione che Luigi Grechi divide volentieri con i suoi appassionati. Ariel e Lilliana suonano nella sala riservata ai concerti, ottimo ambiente ben insonorizzato dove i rumori di chi al piano superiore preferisce dedicarsi alla birra ed alla conversazione, non disturbano troppo chi intende seguire attentamente il concerto. I due trovadires sono in forma come sempre ed i presenti seguono la loro performances con interesse.

Il 25 aprile si parte di buon’ora per Viareggio dove la sera terranno un concerto presso l’Art Cafè il Kiosco. Il viaggio è stato stressante, lunghe ed infinite code hanno fatto sì che i 480 chilometri che separano la Valtellina dalla casa dell’amico Mariano che ci ospita, richiedessero più di sette ore per essere percorsi. Quindi arriviamo stanchi ed affamati, ci si ristora e si riparte per Viareggio per la cena organizzata in occasione dell’evento. Il Kiosko è pieno di gente come mai, soprattutto giovani. Si cena in un ambiente intimo e caloroso, poi via con il concerto. Pure qui grande attenzione, anche da parte di coloro, ce ne sono parecchi, che conoscono la Nueva Trova ma rimangono affascinati dalla bellezza delle canzoni di Ariel e Lilliana che malgrado la stanchezza del viaggio regalano ai presenti un’esecuzione impeccabile di tutti i brani contenuti nel loro ultimo CD.

La sera del 30 aprile è in calendario l’evento più importante del loro tour. Presso il Teatro Comunale di Ponte in Valtellina i due trovadores terranno il loro concerto, l’evento più atteso delle manifestazioni della Ponte in Fiore. Un’ora prima del concerto si provano gli strumenti, tutto ok!
La gente incomincia ad arrivare mezz’ora prima del concerto, il teatro contiene solo 130 persone, tutte con posto prenotato. Sono parecchi coloro che non possono entrare, anche se alcuni riescono ad occupare i posti in piedi vicino alle pareti. L’esibizione di Ariel e Lilliana è veramente superlativa, il pubblico segue senza quasi fiatare l’esecuzione dei loro brani ed applaudono con convinzione dopo ogni brano. Un trionfo! Anche qui i CD vanno a ruba e non ne rimane nemmeno uno invenduto.

Il primo maggio sono in calendario due esibizioni, una il pomeriggio sul palco allestito presso la Festa del Primo Maggio organizzata dal Circolo Culturale Il Forno di Ponte in Valtellina, la seconda la sera presso la Vineria di Tirano. La prima purtroppo non ha potuto avere luogo a causa di problemi nell’allestimento degli impianti di amplificazione che hanno richiesto più tempo del dovuto ai tecnici addetti a tale scopo. Quando gli impianti sono in grado di fare il loro dovere è ormai giunta l’ora di partire per Tirano per la seconda esibizione. Nell’intimità del bellissimo patio della Vineria, Lilliana ed Ariel si sono esibiti senza amplificazione, chitarre acustiche e voci intonatissime hanno intrattenuto i frequentatori dello splendo locale del centro storico tiranese, frutto di un intelligente intervento di recupero edilizio. Sembrava di essere al Centro Cultural Pablo de la Torrente Brau all’Habana Vieja, dove solitamente si esibiscono i trovadores.

L’ultima esibizione era programmata presso il Jom Bar di Tresivio, locale alla moda frequentato dalla gioventù della Sondrio bene, o presunta tale, la sera del 5 maggio, giorno prima del rientro a Cuba. Alle sette di sera i primi clienti incominciano ad arrivare per l’ora dell’aperitivo, si montano le attrezzature ed i due trovadores iniziano a cantare le loro canzoni. Nel frattempo il locale si è riempito ma sembra che dell’esibizione dei due cubani ai giovanotti ed alle signorine presenti importi poco. Si chiacchiera a voce alta, tanto da obbligare ad aumentare il volume degli amplificatori fino al limite del feed-back e della distorsione. Ariel e Lilliana provano a proseguire ma dopo meno di mezz’ora interrompono l’esecuzione. Ariel si rifiuta di continuare a cantare per un pubblico venuto solo per mettersi in mostra e senza nessun interesse per l’evento in corso. Io cerco di convincerli a proseguire fregandosene della maleducazione dei presenti, portare a termine il concerto, incassare il compenso e dimenticarsi della serata, ma lui è inflessibile “io non canto per chi non ha nessun interesse per quello che faccio, il compenso non mi interessa, non mi sono mai esibito per puro interesse economico”. Ha ragione! la dignità di un cubano vale molto più di qualsiasi compenso. Si smonta tutto e si va via, dopo aver ringraziato il titolare per l’opportunità offerta. Mentre si rientra a casa comincio a pensare che questa sia stata l’esibizione migliore dei due amici trovadores….

Ora sono tornati al loro amatissimo Paese, appena rientrati scrivono una lettera commovente su questa loro prima esperienza italiana, hanno conosciuto persone splendide, hanno visitato città e paesi bellissimi, hanno capito molto di come funzionano le cose qui. Torneranno. Ma sempre con il biglietto di ritorno in tasca….