giovedì 28 gennaio 2016

PEPE MUJICA ALL'AVANA

L'ex presidente uruguaiano Pepe Mujica è stato ospite ieri della Casas de Las Americas dell'Avana, la prestigiosa istituzione culturale finalizzata alla salvaguardia della cultura integrazionista del Latinoamerica. Nel suo intervento, quello che fu un guerrigliero Tupamaru, ha toccato temi quali appunto l'integrazione regionale, il cambio climatico, il rischio di scomparsa della specie umana e, come tema centrale, la figura di Josè Martì, di cui ricorre il 263° anniversario della nascita, e la cultura.
“Quella che noi chiamiamo più o meno sinistra, ha bisogno di accedere a fonti come Martì”, ha detto Mujica che ha continuato parlando del Martì indipendentista, rivoluzionario, scrittore, saggista ed umanista. Oltre che a rendere omaggio alla figura del Padre della Patria cubana, Mujica ha incitato a “cercare nel baule martiano strumenti intellettuali che servano che servono per la lotta di oggi. La storia non è finita, cambia la prospettiva con cui la guardiamo”. Mujica si è detto preoccupato per l'abbandono della cultura in questo mondo sempre più escludente. “ La mia generazione pensò che potevamo cambiare le relazioni di produzione e distribuzione, creare le condizioni fisiche per un uomo nuovo, ma ci siamo dimenticati del ruolo formidabile della cultura. Questa cultura con odore di cucina, naturale, di storie e tradizioni che formano popoli e che ci hanno insegnato a vivere insieme.
L'ex Guerrigliero Presidente ha infine insistito che siamo in debito con la costruzione di una cultura contestataria diversa, insieme alla lotta per la vera liberazione dell'umanità contro questa cultura dominante che vogliono imporci ad ogni costo le grandi potenze che governano il mondo.
“Se si vuole, questa è pure una lotta per la vita”, ha detto Mujica al termine della sua prima, e speriamo non ultima, conferenza presso la prestigiosa istituzione culturale.

Il mi augurio è che voci come questa, inizino a rompere l'assordante silenzio della cultura europea che, salvo rarissime eccezioni, è totalmente impegnata nella difesa di interessi e valori che sono la causa dei grandi mali dei nostri tempi e che si vuole far credere, con colpevole leggerezza, possano essere la soluzione a questa tragedia che sta portando l'umanità verso il disastro.

SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE PER TUTTI E PER IL BENE DI TUTTI

SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE PER TUTTI E PER IL BENE DI TUTTI

Si è aperta ieri presso il Palacios de las Convenciones, la Seconda Conferenza Internazionale “Per Tutti e Per il bene di Tutti”. L'onore di aprire l'incontro è toccato al teologo, giornalista e scrittore brasiliano Frei Betto con il tema: Il ruolo dell'etica nelle politiche di sviluppo . “Senza Martì non ci sarebbe stato Fidel perchè Fidel è un successore, una conseguenza, un frutto del buon albero chiamato Josè Martì”, ha detto Frei Betto che ha sottolineato come l'etica sia un tema di estrema importanza nello sviluppo in corse della normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Cuba e Stati Uniti. In uno dei suoi passaggi l'intellettuale brasiliano ha sostenuto che “la logica rivoluzionaria di sviluppo intrapresa dal Governo cubano è centrata nel beneficio per la popolazione mentre il sistema capitalista forma consumatori invece che cittadini e promuove l'individualismo contro la condivisione e la solidarietà”.
Nella giornata odierna sono intervenuti tra gli altri la parlamentare uruguaiana e moglie dell'ex Presidente Mujica, Lucia Topolansky, il rettore dell'Università Nazionale del Nicaragua, Francisco Tèlemaco Talavera, l'ex presidente dominicano Leonel Fernàndez e la candidata alle presidenziali USA Gloria La Riva che ha illustrato l'attuale situazione della società del suo paese.
Sarebbe interessante conoscere le reazioni alle sue affermazioni se venissero divulgate dai media “democratici”. Infatti la candidata ha sostenuto che il razzismo, la discriminazione, la militarizzazione da parte della polizia e del pentagono e l'autosufficienza del sistema capitalista americano generano manifestazioni di rifiuto e di protesta tra la cittadinanza, manifestazioni che, seppur estremamente pacifiche, continuano ad essere represse brutalmente dalle forze dell'ordine. “Lo scorso anno la polizia ha assassinato più di mille persone, oltre tre al giorno, e su questi fatti l'informazione ufficiale è praticamente assente. I dirigenti repubblicani e democratici stanno dalla parte della polizia, i sindaci nascondono i crimini e sono ostili agli interessi di decine di milioni di persone che vivono in povertà nel paese più ricco del mondo”, ha detto La Riva che ha proseguito: “La maggior parte delle vittime della violenza statale appartengono alla comunità afroamericana, latina e poveri. Questo è il risultato della logica nazionalista e sciovinista la quale sostiene che tutte le nazioni del mondo sono prescindibili”. “Malgrado questo panorama e la crescita vertiginosa delle diseguaglianze, la disoccupazione, le difficoltà di accesso all'educazione, alla salute e la casa, almeno i socialisti e la sinistra sono sulla via giusta e l'esempio di Cuba lo sta a dimostrare”.

La Conferenza continuerà i prossimi giorni, purtroppo a causa del disfunzionamento della connessione alla rete non riuscirò a pubblicare la sintesi quotidiana dell'evento, per questo invito tutti coloro che sanno intendere la lingua spagnola, di seguire sulla rete questo interessante incontro che sicuramente non verrà divulgato dai media europei preoccupati che le loro menzogne vengano smascherate da chi ha a cuore il futuro dell'uomo e del pianeta.