lunedì 21 aprile 2008

Retrato cantado de la Nueva Trova



Stupenda serata ieri sera presso la Mediateca del Palazzo Comunale di Piateda. I trovadores Cubani Ariel Dìaz Pena e Lilliana Hèctor Balance hanno tenuto, per la prima volta in Italia, la loro conferenza- concerto "Retrato Cantado de la Nueva Trova". Davanti ad un pubblico attento ed interessato i due giovani trovadores hanno raccontato la storia della Trova Cubana dagli inizi fino alle attuali tendenze. Hanno raccontontato come questo genere muscale abbia attraversato momenti controversi andando di pari passo con gli eventi storico-politici della loro terra. Dall'incontro delle tradizioni indigene fino alle contaminazioni dei canti degli schiavi africani, dallo spirito della Revoluciòn fino alla resistenza del "periodo especial" che proprio alla forza della cultura deve il successo della sopravvivenza dell'esperienza rivoluzionaria che è riuscita resistere ai desideri di conquista e di sottomissione anche dopo la caduta dell'Unione Sovietica. La cultura in generale ed i trovadores in particolare, hanno scelto di rimanere nel loro paese malgrado le ristrettezze economiche, hanno creduto che la cultura sia la vera arma vincente contro le mire annessioniste dell'impero ed ora che la situazione economica sta migliorando, si stanno aprendo nuovi spazi che stanno dando vita ad innumerevoli esperienze e ad una nuova generazione di trovadores che interpretano le nuove tendenze.




Nel corso della serata i due giovani autori hanno offerto al pubblico l'esecuzione dei brani più rappresentativi della Trova cubana ed hanno concluso con alcuni pezzi che fanno parte del loro ultimo CD "Ven a mi Cuba".


Prossimamente si esibiranno il 24 aprile presso il Mambo di Piateda, il 30 aprile daranno un concerto a Ponte in Valtellina presso il Teatro comunale in occasione delle manifestazioni della Ponte in Fiore, saranno poi a Viareggio la sera del 25 aprile all'Art Cafè il Kiosko, rimarranno in Toscana per presenziare ad alcune iniziative dei locali Circoli culturali per tornare in Valtellina il Primo Maggio qundo si esibiranno alla Vinoteca di Tirano. Chiuderanno il loro tour italiano il 4 maggio al Jom Bar di Tresivio.

giovedì 10 aprile 2008

Ariel e Lilliana, o la dignità cubana



In questi giorni sono alle prese con incredibili problemi per portare a termine l'invito ai miei amici trovadores Ariel Dìaz e Lilliana Hèctor per una serie di concerti in Valtellina ed in Versilia. Questo non mi ha permesso di dedicare tempo a questo e all'altro mio blog malgrado avessi molto da dire sugli ultimi eventi , in particolare su quelli cubani e sulla questione Tibet. Però uno dei soliti anonimi che intervengono per denigrare ed insultare Cuba, Fidel ed il Governo cubano, oggi mi ha mandato un commento che sembra fatto apposta per stimolare un articolo che serva a far capire come stanno realmente le cose, se è vero che il Governo cubano impedisce ai propri cittadini di uscire da Cuba o se invece gli ostacoli hanno ben altra origine. Oltre ovviamente ai costi insostenibili per le economie povere dei Paesi del Terzo Mondo ridotte in miseria dalla voracità dei paesi "liberi e democratici".


L'anonimo villano scrive:

Anonimo ha detto...
la differenza è che un italiano fa semplice domanda di un passaporto,dopo 10-15 giorni ti arriva a casa.ha il libero arbitrio..."vado in africa oppure in america...no in lituania".puo andare ovunque,senza conoscere nessuno,puo rimanere quanto gli pare...ecc..ecc.il cubano deve elemosinare il passaporto(50cuc),il piu delle volte non lo danno se non hai l'invito dall'estero(140cuc)..anzi mai.chiedere il permesso addirittura al centro di lavoro,al presidente di quartiere ecc..ecc.il cubano per uscire a volte usa l'inganno,guarda gli artisti-sportivi-attori-giornalistiche "solo" l'anno passato sono fuggiti.sono tanti e alcuni popolarissimi(tutti veri cubani..cheche se ne dica..)e mi fermo qui.d'altronde sai bene cosa dico!!stai facendo l'invito dei tuo amici artisti?quanto hai speso fino adesso?e perche tutti quei permessi....tu hai idea come è triste lasciare il proprio paese per vivere decentemente?la liberta è anche questa.vivere dove a uno le da la gana.....DI TUTTO DEL TUO TIRANNO,DI'DI PIU.jose marti'


Credo che chiunque conosca la realtà cubana sappia benissimo che le cose non stanno proprio come le descrive il bambo che ha pure il coraggio di firmarsi Josè Martì. Non c'è veramente limite all'indecenza!!!!!


La questione dell'invito ai miei amici è subito descritta, al rientro da Cuba ho chiesto all'Assaciozione patrocinata dal Comune di Ponte in Valtellina, di mandare ai due trovadores cubani l'invito per la partecipazione alle manifestazioni ed un certificato che attesti che l'Associazione esista veramente. Il Sindaco, tra l'altro a capo di una giunta di centrodestra, ha mandato personalmente l'invito a nome del Comune attestando quindi anche che l'Associazione che promuove le manifestazioni dipenda direttamente dal Comune, quindi taestimoniava lui stesso la mancanza di qualsiasi secondo scopo. Con questa documentazione e con il regolare permesso di emigrazione rilasciato immediatamente dalle autorità cubane, i due artisti si sono presentati all'Ambasciata Italiana all'Avana. QUI SONO INCOMINCIATI I GUAI! (Chi ha avuto occasione di dover ricorrere alla nostra Ambasciata all'Avana sa benissimo come si viene trattati, le interminabili code a cui ti sottopongono, il comportamento da cafoni dei vari addetti che, ben pagati con i nostri denari per risolvere le necessità degli italiani che per vari motivi si trovano a Cuba, riescono a far andare su tutte le furie anche il più pacifico degli esseri umani. Non a caso l'Ambasciata italiana viene considerata la peggiore tra tutte quelle che si trovano a Cuba, in proposito avrei da raccontare delle cose molto interessanti....). Per i nostri amici è iniziata una trafila interminabile a causa delle continue vessazioni cui sono stati sottoposti da coloro che dovrebbere usare la diplomazia per rendere amichevoli le relazioni fra i nostri due popoli. Hanno iniziato sostenendo che l'invito non era in originale e quindi non valido, perciò è stato necessario far mandare dal sindaco un fax che confermasse l'originalità dell'invito. Ma secondo i solerti rappresentanti del nostro Paese, il fax non era perfettamente chiaro e quindi pure questo non ritenuto valido. Intanto i giorni passavano e la data di partenza, con biglietti già pagati, si avvicinava e l'Ambasciata riceve solo poche persone al giorno per due o tre giorni la settimana. Si è reso necessario rimandare nuovamente l'originale della documantazione ma ancora l'Ambasciata ha trovato il modo di allungare i tempi in modo che i due trovaradores non hanno potuto partire il 5 aprile, perdendo così la possibilità di tenere il primo concerto e si è dovuto cambiare la data di partenza con le dovute conseguenze economiche. MA LA STORIA NON è FINITA QUI, Oggi Ariel e Lilliana mi scrivono dicendo che l'Ambasciata ha richiesto che la richiesta di invito deve essere indirizzata all'Ambasciata, cosa mai avvenuta, e che venga aggiunta una frase senza la quale non concederanno il Visto!!!!!!!! Così sarà necessario un nuovo rinvio della partenza, un altro biglietto per il volo ed il rinvio o la rinuncia anche del secondo concerto!!!!! Io mi chiedo come sia possibile un comportamente così apertamente ostile a che i due artisti possano venire ad esibirsi in Italia, e mi chiedo come fanno certe persone con il cervello impregnato di fascismo allo stato puro a continuare a sostenere i soliti luoghi comuni artatamente messi in giro dalla vile propaganda anticubana orchestrata dalla più schifosa feccia reazionaria.

Ecco la mail che mi hanno inviato, sconsolati, Ariel e Lilliana che vanno spesso in giro per il mondo a tenere i loro concerti ma che mai si sarebbero aspettati un trattamento simile da parte di un Paese che consideravano, a torto, amico, anche a causa delle comuni radici latine e dell'amore per l'arte che pensvano facesse parte della cultura del nostro popolo. E per fortuna che io li avevo messi in guardia sulla situazione che regna in Italia dove il pensiero fascista è sempre dominante.


Queridos nuestros:

Las noticias no son nada buenas. Primeramente decirles que en la embajada italiana en la Habana nos trataron de la manera más ultrajante que yo recuerde en nuestras vidas, Esperamos 5 horas parados en la acera, mientras pasaron todos los demás, El asunto en cuestión es el siguiente; No nos aceptaron la carta de invitación porque debe ser dirigida por la Comune a la embajada y no al Centro Pablo,como siempre ha sido desde que tengo uso de razón,tengo la impresión de que inventaron eso de repente,en muy mala forma además. Nos dijeron que debe agregársele el siguiente párrafo que nos entregaron impreso y que te reproduzco a continuación, debe decir que La comune está conciente de lo siguiente: L' invitante dovra' altresi' fare stato della consapevolezza delle responsabilita' penali derivanti dall'art 12 del TU 286/1998 in materia di favoreggiamento dell'immigrazione illegale.
Esto me parece una falta de respeto hacia nosotros y al estado cubano que está solicitando de manera oficial un trámite de visado y también irrespetuoso con la Comune. Me parece completamente innesesario y ustedes son libres de decidir cualquier cosa al respecto. Nosotros nos sentimos muy humillados por estos señores que no han respetado las normas y los acuerdos migratorios.
Si todavía estuvieran en condiciones de proseguir con nuestro viaje La comune tendría que enviarnos de nuevo la carta con esos arreglos (dirigirla a la embajada d Italia en la Habana y agregarle el párrafo) Tendrías que enviarla mañana mismo (ellos demoran UNA SEMANA en entregar la visa y solo trabajan Lunes,miércoles y viernes) para lo que te recomiendo que lo hagan,no por fax,sino por email escaneada en jpg o formato pdf, ya que para colmo cerraron con la siguiente frase "tráiganla en un papel más bonito y no en ese de fax que casi no se ve" Les cuento todos los detalles para que tengan una idea de lo que estamos sintiendo, los cubanos no somos de aguantar estas cosas de nadie. Además estamos preocupados por sus tantos esfuerzos en esta empresa tan noble y desinteresada.
Nos pidieron además un seguro de viaje que tendremos que pagar aquí, no lo haremos hasta tener respuestas de ustedes ya que no lo devuelven, ni tampoco los 120 euros que pagaremos de visa si la negaran.
Esperamos,,,cambio y fuera!
besos, besos
Ariel y Lilly


Traduco per coloro che non conoscono lo spagnolo:


Carissimi,

le notizie non sono per nente buone. Prima di tutto vi dico che all'Ambasciata italiana all'Avana ci hanno trattato nella maniera più oltraggiosa che ricordi nella vita. Abbiamo dovuto aspettare 5 ore in piedi sul marciapiede mentre hanno fatto passare tutti gli altri. La nuova questione è la seguente, non accettano l'invito perchè deve essere diretto all'Ambasciata e non al Centro Pablo (l'Associazione culturale a cui appartegono Ariel e Lilliana) come è sempre stato da quando ho l'uso della ragione, ho l'impressione che se la sono inventata al momento, e pure in malo modo. Ci hanno detto che bisogna aggiungere questa frase che ci hanno dato per iscritto e che riproduco in seguito, deve dire che il Comune deve essere coscente di questo: l'invitante dovrà altresì fare stato della consapevolezza delle responsabilityà penali derivanti dall'art. 12 del TU 286/1998 in materia di favoreggiamento dell'immigrazione illegale.
Questo mi sembra una mancanza di rispetto verso di noi e lo stato cubano che sta sollecitando in modo ufficiale un visto e pure irrispettoso per il Comune.
Mi sembra veramente non necessario e voi siete liberi di decidere qualsiasi cosa al riguardo. Noi ci sentiamo molto umiliati da questi signori che non rispettano le norme e gli accordi migratori.
Se tuttavia credete di continuare per il nostro viaggio, il Comune dovrà inviarci di nuovo la carta con queste regole (indirizzarla all'Ambasciata italiana all'Avana ed aggiungerci il paragrafo). Dovrete inviarla domani stesso (loro tardano una settimana per dare il visto e lavorano solo il lunedì, mercoledì e venerdì) perciò raccomando di farlo non per fax ma per e-mail in formato JPG o PDF visto che per colmo hanno chiuso la discussione con "portacela su carta buona e non per fax che quasi non si legge". Vi sto raccontando tutti i dettagli perchè teniate un'idea di quello che stiamo vivendo, noi cubani non siamo fatti per subire queste cose da parte di nessuno. Oltretutto siamo preoccupati per i vostri sforzi in questa impresa tanto nobile e disinteressata.

Ci hanno chiesto anche un'assicurazione di viaggio che dobbiamo pagare quì, non lo faremo fino a qundo non avremo risposta, tantomeno i 120 Euro di Visto se poi ce lo negano.

Aspettiamo

Baci, baci

Ariel e Lilliana

Credo non servano altri commenti. Anche il più indegno degli esseri umani sa capire chi sono i veri tiranni. Vero Anonimo vigliacco che hai pure il coraggio di firmarti con il nome di colui che è il padre delle lotte che hanno portato il popolo cubano ad essere tanto dignitoso? O hai bisogno di altri esempi? Se vuoi di posso raccontare altri migliaia di fatti su quel popolo nobile e dignitoso e su certe canagliate dei rappresentanti del nostro "bel paese".

P.S. Grazie Ariel e Lilliana per l'esempio che state dando, la vostra amicizia mi onora e mi rende orgoglioso di spendermi per far conoscere la vostra arte. Il paese che ha fatto sua la cultura del Grande Fratello e delle Isole dei Famosi, ha veramente bisogno del vostro aiuto. LOS QUIERO MUCHO