sabato 23 marzo 2013

II TORNEO PANAMERICANO DI PALLAVOLO SUB 20. CUBA – PUERTO RICO 0-3



Amara delusione nel Torneo Panamericano per le pallavoliste cubane Sub 20, sconfitte 3-0 da Puerto Rico non si sono qualificate per il Campionato Mondiale che si terrà nella Repubblica Checa la prossima estate. Reduci da due facili vittorie le morenite sono cadute di fronte ad una compagine esperta che ha sfruttato le incertezze e gli errori della squadra cubana. Il primo set si è concluso 25-23 a favore delle ragazze di Porto Rico dopo che le cubane sono state più volte in vantaggio. Questo set perso, il primo di tutto il torneo, ha avuto un impatto emotivo negativo tanto che per tutto il secondo set hanno dovuto rincorrere senza successo le avversarie che si sono imposte 25-19. Nel terzo set sembrava che le cubane avessero trovato il bandolo della matassa ma verso il finale del set una concomitanza di errori banali, sviste arbitrali e sfortuna, ben tre palloni sul nastro sono caduti in campo cubano, hanno messo fine alle speranze di qualificazione per il Mondiale della categoria. Allegria per le boriquas e lacrime per le ragazze cubane che si vedoni sfuggire una buona opportunità per raggiungere l’obbiettivo prefissato.
Se può servire ad attenuare la tristezza per il mancato successo, si può dire che la scuadra cubana è quella che più ha impressionato, soprattutto per la giovanissima età delle ragazze, alcune con soli 13-14 anni. Molte di loro posseggono un talento enorme, su tutte la quattordicenne Vargas oltre alla libero Luis, alla Matienzo, Mendaro, Casanova e Sanchèz. Ultima considerazione, oltre che brave le cubane sono sicuramente le più belle, e questo è indiscutibile e consolante….
Quello che rimane, ora che le morenas hanno mancato l’obbiettivo anche se il torneo continua, è la considerazione che la pallavolo cubana femminile può sicuramente contare su un potenziale enorme per il futuro, enorme ma non infinito perché se bisogna continuare a far passare continuamente le ragazzine a rinforzare la prima squadra a causa delle continue defezioni, il risultato sarà quello di non poter contare su nazionale maggiore affiatata a causa dei continui cambi ed su una squadra giovanile continuamente saccheggiata e con ragazze che devono bruciare le tappe senza un corretto percorso di formazione e crescita. Ancora una volta il vergognoso fenomeno del “robo de talentos” mostra tutta la sua crudele realtà, un fenomeno che vede svanire gli enormi sforzi dei paesi poveri che investono enormi risorse per costruire campioni che vanno a finire nelle arene dei paesi ricchi dove il denaro distrugge quello che ancora è rimasto di quello che una volta veniva chiamato sport, ciò diletto, divertimento che nulla deve avere a che fare con il business. Più volte ho sostenuto accese discussioni su questa questione con la maggioranza rumurosa che accusa lo sport cubano e la dirigenza politica del paese di essere rimasta al medio-evo, che i tempi sono cambiati e bisogna mandare gli atleti a competere nelle grandi leghe del mondo capitalista. Niente di più sbagliato e di più retrogrado, questo è veramente un pensiero reazionario fatto da persone invasate dalla propaganda del business che hanno perso completamente il senso della realtà in cui viviamo, una realtà dove tutto viene monetarizzato, dove vengono calpestati i più elementari valori umani e dove lo sport è stato ridotto a puro business con le conseguenze che ben consciamo riguardo alla salute fisica e mentale degli atleti. Infatti non è raro riscontrare fenomeni di dopaggio persino nelle categorie giovanili e diventa sempre meno facile vedere giovani atleti che praticano lo sport divertendosi, che è l’unico vero scopo di tale attività. Pretendere che anche a Cuba arrivi lo sport professionista è veramente da idioti, proprio la diversità dello sport cubano sta alla base dei suoi invidiabili succesi e le difficoltà attuali sono causate proprio perché anche qui il “dinero” sta cominciando a far sentire il suo pericoloso richiamo. Sport e professionismo sono una contraddizione evidente, se lo sport è nato come una maniera di occupare il tempo libero dagli impegni professionali o di studio, come può diventare professionista? E le conseguenze di tale pensiero sono sotto gli occhi di tutti coloro che ancora non hanno venduto anima e mente al capitale. Non è con la distruzione dei valori che si migliorano le economie, anzi….

giovedì 21 marzo 2013

II COPA PANAMERICANA CUBA-CHILE 3-0






Le cubane sub 20 vincono la loro seconda partita della III Copa Panamericana di pallavolo sconfiggendo le chilene per 3-0. Iniziano l’incontro la capitana Pages, Alfonso, Vargas, Casanova, Mendaro, Matienzo e la libero Luis. Il primo set finisce 25-20 con parziali di 8-4 e 16-13, con lo stesso punteggio di 25-20 e parziali di 8-7 e 16-13 si conclude pure il secondo set. Nel terzo le cubane prendono il largo poi nel finale si distraggono e permettono alle chilene di avvicinarsi, il set finisce 25-23 con parziali di 8-6 e 16-11 dopo avere allungato fino al 21-14.
Questo incontro rimarca quello già visto nella partita contro il Costa Rica, le qualità non mancano ma deconcentrazione ed errori banali impediscono alle ragazze di mettere a frutto le loro enormi potenzialità. Va detto che l’età media è molto giovane e la mancanza di esperienze in partite internazionali fa la sua parte però se si vuole conquistare il diritto a partecipare al mondiale che si disputerà quest’estate in Repubblica Ceca, sarà necessario che domani sera nell’incontro decisivo contro le fortissime ragazze di Porto Rico non sarà permesso concedersi distrazione e sbandamenti come si sono visti in questi primi due incontri. Le boriquas hanno dimostrato nei due precedenti incontri vinti facilmente contro Costa Rica e Chile, di essere molto forti e determinate e si prevede che contro le cubane metteranno in campo tutte le loro qualità e determinazione. Si prevede uno scontro ad alto livello ed il risultato sta tutto nelle mani, e soprattutto nella testa, delle morenitas che potenzialmente sono più che all’altezza della situazione ma ancora non hanno fatto vedere la determinazione necessaria per vincere questa coppa continentale e qualificarsi per il mondiale.

CUBA-COSTA RICA 3-0 PER LA QUALIFICAZIONE AL MONDIALE DI PALLAVOLO SUB 20



Presso il Coliseum della Ciudad Deportiva, finalmente disponibile dopo l’installazione del nuovo impianto di climatizzazione, la nazionale cubana di voleibol sub 20 ha sconfitto 3-0 il Costa Rica nella II Copa Panamericana,  torneo che ha avuto inizio oggi e che qualifica il vincitore al prossimo campionato mondiale della categoria.
Le morenite guidate da Antonio Fernandez Artega si presentano con una squadra composta dalla libero Dayesi Luis con il numero 1, Anet Alfonso con il 3, 4 Meliza Vargas, 5 Heydi Casanova, 7 Claudia Hernandez, 9 Yaremis Mendaro, 10 la capitana Marilin Pages, 11 Grether Moreno, 14 Dayamì  Sànchez, 16 Yalenis Diaz,  18 Sulian Matienzo e Yaremis Lopez con il numero 20.
Iniziano l’incontro: Luis, Alfonso, Mendaro, Pages, Sànchez e Matienzo che vanno subito in vantaggio 4-0 dimostrando l’enorme differenza tra le caribeñe e le ticas, però quando le avversarie sono di rango inferiore è facile distrarsi e Costa Rica ne approfitta per portarsi sul 4-4. A questo punto le cubane reagiscono e portano a casa il primo set in 22’ e 21” con risultato di 25-14 con parziali di 8-5 e 16-12.
Il secondo set lo vince praticamente da sola la quattordicenne Melitza Vargas che infila ben 7 servizi vincenti consecutivi. Il set si conclude in 22’ e 35” con il punteggio di 25-13 con parziali di 8-4 e 16-5.
Il terzo set viene utilizzato dai tecnici cubani per sperimentare nuove tattiche e ne approfittano le costaricensi che vanno addirittura in vantaggio 16-14 dopo che il primo parziale si era concluso 8-6 per le cubane. Ci pensa di nuovo la Vargas con il suo servizio a rimettere le cose a posto con aces e schiacciate di ottima fattura. Il set si conclude senza ulteriori contrattempi con il punteggio di 25-19.
E’ la prima volta che vedo in azione questa squadra e purtroppo l’inconsistenza delle avversarie non ha permesso di poter giudicare fino in fondo le qualita delle ragazzze che quando necessario hanno dimostrato di saper giocare un’ottima pallavolo. Tra loro emergono comunque le qualità della libero Luis, nome che fa pensare ai tempi d’oro delle Morene del Caribe quando Mireya Luis, presente all’incontro, conquistava tutto quello che c’era da conquistare insieme alle sue compagne, ottime la capitana Pages e la Vargas con il suo micidiale servizio così come tutte le ragazze che quando chiamate in campo hanno dimostrato talento. La squadra è formata da ragazze ancora inesperte però con enormi possibilità e nei prossimi incontri le vedremo in campo in partite ben più impegnative contro Chile e Porto Rico, soprattutto contro queste ultime dovranno tirare fuori tutto quello che hanno se vogliono conquistare il biglietto per il prossimo mondiale della categoria. La classe, si è visto, non manca, alcuni dubbi invece riguardano la continuità e la caduta di tono che, se stasera erano permessi, nei prossimi due incontri non sono più ammissibili, pena vedere il mondiale in tv.

lunedì 4 marzo 2013

LA GIRA INTERMINABLE


La mamma di Antonio con Vicente e Silvio

Sabato 3 marzo presso il Centro Culturale Pablo de la Torriente Brau ha avuto luogo la presentazione del libro di Antonio Guerrero, uno dei 5 Eroi cubani reclusi nelle carceri dell’Impero per aver contribuito a combattere gli atti terroristici dei mafiosi di Miami contro il popolo cubano reo di essersi liberato dalla sottimissione agli interessi del potente vicino del nord. Enigmas y otras conversaciones è il titolo del libro del lottatore cubano che ha trasformato la sua carcerazione in una occasione per scoprire le sue doti poetiche ed artistiche, un libro che a detta dell’autore è di tutti e cinque i cubani ingistamente incarcerati, di tutti i poeti, musicisti, artisti e milioni di persone comuni che da ogni parfte del mondo hanno generosamente fraternizzato con i cinque reclusi. In particolare è dedicato a Victor Casaus, direttore del Centro Pablo e principale impulsore ed organizzatore dell’opera.
La Sala Majadahonda del Centro Pablo, sede della presentazione, è stata adornata per l’occasione con disegni di Antonio Guerrero e foto di Silvio Rodriguez scattate dal cantautore durante il suo interminabile giro per i quartieri dell’Avana dove ha portato la sua musica perchè venisse fruita da tutti coloro che non possono assistere ai concerti ufficiali del fondatore della Nuova Trova. Dopo la presentazione di Victor Casaus ha avuto luogo l’esibizione di Vicente Feliù e della bravissima Lilliana Herrero, cantante argentina che si trova a Cuba per una tuornè in varie province dell’isola. Purtroppo la prevista esibizione di Augusto Blanca non ha avuto luoga causa una fastidiosa raucedine che ha colpito il noto trovador. Molti i presenti all’evento, tra loro lo stesso Silvio Rodriguez, la mamma e la sorella di Antonio ed altri familiari dei Cinque, l’ex Ministro di Cultura ed attuale Assessore del Presidente Raùl Castro, Abel Prieto Jimenez, familiari del Che e molti altri, tra loro anche Franca ed Enrico Piccardi, due amici italiani che visitano spesso l’isola della dignità.
E’ stata questa un’altra occasione per diffondere e sostenere la causa di quelli che internazionalmente sono diventati i Cinque Eroi cubani ingiustamente condannati per lottare contro il terrorismo che a Cuba ha lasciato una scia di oltre tremila vittime innocenti tra le quali anche l’italiano Fabio Di Celmo, ucciso dall’esplosione di una bomba nella hall dell’Hotel Copacabana per mano dei terroristi finanziati e coperti dai servzi segreti statunitensi che impunemente si vantano pubblicamente delle loro “imprese”.
Che contrasto tutto questo con il giro mondiale di Yoani Sàncez, la mercenaria cubana arricchitasi con i milioni di dollari che il Governo USA destina ogni anno a chi contribuisce a diffamare Cuba e diffondere le menzogne con le quali l’imperialismo nordamericano cerca di erigersi a difensore della libertà in ogni angolo del pianeta dove i popoli non intendono sottomettersi al loro dominio assoluto. Prossimamente la schifosa mercenaria sarà in Italia dove i mercenari nostrani la presenteranno come vittima della “dittatura castrista”, tutti coloro che ancora hanno conservato la dignità umana e non hanno intenzione di soccombere alle mire dell’Impero, sono invitati ad accogliera a dovere, così come hanno fatto i brasiliani dove Yoani Sàncez ha dato il via al suo Tour Mercenario. Non facciamo ancora una volta ridere il mondo, l’Italia non può continuare ad affondare ed essere facile campo di battaglia dei cialtroni di tutto il mondo, urge uno scatto di dignità!
Buon “lavoro”.