Sábado, 30 de enero de 2010 Soy dichoso por este aislamiento donde a mis anchas holgazaneo mientras contemplo mi alma vagar por la lejanía hasta perderla. Soy dichoso por este silencio cuando puedo escucharme a mi mismo sin que nada me turbe de afuera, sin que el tiempo me busque y me encuentre. Soy dichoso así, ni más ni menos, sin pensar en ello, respirando los átomos que nos entremezclan, metido en el corazón de un ser dueño de un aliento incalculable, esparciéndose por el espacio. |
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Sono fortunato per questo isolamento per questa apatia volontaria e senza limiti mentre contemplo l'anima vagare nella lontananza fino a perderla. Sono fortunato per questo silenzio quando posso ascoltare me stesso senza che nessuno da fuori mi turbi senza che il tempo mi cerchi e mi trovi. Sono fortunato così, né più né meno, senza pensarci, respirando il miscuglio dei nostri atomi interno al cuore di un essere padrone di un respiro incalcolabile, che si diffonde nello spazio. |
domenica 30 gennaio 2011
Poesia di Antonio Guerrero 30-01-2010
sabato 29 gennaio 2011
Poesia di Antonio Guerrero 29-01-2010
Viernes, 29 de enero de 2010 Anocheció mientras leía un libro (el que pudo llegar a mis manos) cuyo argumento vacuo y siniestro apenas para mí tuvo sentido. Pensé en los grandes escritores capaces de recoger la luz y toda la belleza del mundo en paginas imperecederas. Cerré el libro y cerré mis ojos, en ese instante me vi rodeado de un resplandor de sol y de luna, de amor y de paz, y comprendí: lo que buscamos en muchos libros lo atesoramos dentro del alma. |
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Si fece notte mentre leggevo un libro (quello che è riuscito ad arrivare nelle le mie mani) il cui argomento vacuo e sinistro a malapena, per me, aveva un senso. Ho pensato ai grandi scrittori capaci di accogliere la luce ed ogni bellezza del mondo in pagine immortali. Chiusi il libro e chiusi gli occhi, e in quell'istante mi sono visto circondato da uno splendore di sole e di luna, d'amore e di pace, ed ho capito: quello che cerchiamo nei libri è il tesoro che poi resta nell'anima. |
venerdì 28 gennaio 2011
Poesia di Antonio Guerrero 28-01-2010
Jueves, 28 de enero de 2010 Este origen de día sin rumbo que sujeto al viento de la vida sobre mi esparce luz de aurora nunca es perdida, sino ganancia. Esta sucesión de atardeceres sin fragancias ni ecos ni colores que fija mi sustancia imperfecta nunca es perdida, sino ganancia. Este tiempo cargado de pausas que no deja mi amor madure, crepúsculo en un paraje oscuro como una vereda interminable entre sombras que crecen y tiemblan, nunca es perdida, sino ganancia. |
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Questa origine di giorni senza rotta esposta al vento della vita che sparge su di me luce d'aurora non è mai danno, ma beneficio. Questo succedersi di tarde sere senza fragranze né echi né colori che la mia sostanza imperfetta fissa non è mai danno, ma beneficio. Questo tempo carico di pause che non lascia che il mio amore maturi, crepuscolo in paraggi oscuri come sentiero interminabile tra ombre che crescono e tremano, non è mai danno, ma beneficio. |
giovedì 27 gennaio 2011
Poesia di Antonio Guerrero 27-01-2010
Miércoles, 27 de enero de 2010 Cuando cierran la puerta de hierro silbadores vientos de huracán encima se me echan y me apagan el candil, parpadeando en mis manos. La celda se vuelve una laguna en la que yacen palomas muertas y por mi trepa su olor a espanto como si las sombras me embistieran. Con mi inofensivo corazón desgarro el silencio congelado, adelgazo ausencias prolongadas hasta que la larga noche pasa y todas las tinieblas se esfuman envueltas en la luz matutina. |
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Quando chiudono la porta di ferro sibilanti venti di uragano mi si fanno addosso per spegnere il lumino, che tra le mie mani infatti sfarfalla. La cella diventa una laguna dove giacciono colombe morte e su di me si inerpica il suo fetore di paura come se le ombre mi assalissero. Con il mio cuore inoffensivo squarcio il silenzio congelato, assottiglio assenze prolungate fino a che la lunga notte passa e tutte le tenebre sfumano avvolte nella luce mattutina. |
mercoledì 26 gennaio 2011
Poesia di Antonio Guerrero 26-01-2010
Martes, 26 de enero de 2010 Sucede que la injusticia sigue. Sucede que llevo caja negra. Sucede que soy yo quien lo dice. Sucede que quisiera que me creas. Sucede que vuelo sin temores. Sucede que sacudo mis venas. Sucede que dos soles se cruzan. Sucede que oscurecen las piedras. Sucede que el olor no es de campos. Sucede que mi hora tiene dueño. Sucede que se unen las paredes. Sucede que un hermano sonríe. Sucede que me nace en el pecho una serenidad y sucede. |
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Succede che l'ingiustizia prosegue. Succede che le manette sono molto strette. Succede che sono io quello che lo dice. Succede che vorrei che mi credeste. Succede che volo senza timori. Succede che scuoto le mie vene. Succede che due soli si incrociano. Succede che le pietre si fanno scure. Succede che questo odore non è di campagna. Succede che il mio tempo ha un padrone. Succede che le pareti si uniscono. Succede che un fratello sorride. Succede che mi nasce in petto la serenità, e succede. |
martedì 25 gennaio 2011
Poesie per rompere silenzi
'' La mia permanenza nel Centro di Transito Federale in Oklahoma è stata
lunga . Diciotto giorni, isolato, in una cella del cosiddetto ''buco'', giorni che mi sono sembrati un'eternità.
Con pochissima carta e piccolissime matitine, mi misi a scrivere il diario di quelle giornate, così come un gruppo di lettere personali e molto speciali, nate in quella solitudine, dove, parafrasando versi di Juan Ramón Jiménez, direi: “Sei dio del tuo petto, sei solo Universo, sei uno al tuo centro”.
Solamente una parte di quel diario e una delle nove lettere scritte arrivarono a destinazione. Per me fu un gran dolore quello che era potuto succedere, e feci ricorso alla poesia per rivivere i momenti di quell'isolamento e, in qualche modo, rimediare all'irreparabile perdita. Dal 3 al 16 di marzo, ormai di nuovo a Florence, sono nate queste poesie, in forma di diario, che suggerisco di leggere come un solo poema (come si dice si debbano leggere i famosi sonetti di Shakespeare, facendo salva la gran differenza tra quell'opera classica e questa modesta creazione). Per questo poemario decisi di scrivere versi decasillabi con rima libera, nella quantità di versi tipica del sonetto. Il mio obiettivo non è la ricerca della bellezza rítmica o della perfezione della strofa, e nemmeno di creare qualcosa di nuovo. La mia pretesa è di portare il lettore fino agli angoli più segreti della mia anima in quei giorni di ingiusto e totale isolamento, anche
se, come direbbe Darío: “la mia protesta resta scritta” contro il trattamento e la inusuale perdita”.
Così ci parla Antonio Guerrero Rodriguez, il nostro Tony, uno dei Cinque, i prigionieri cubani ingiustamente detenuti negli Stati Uniti, di uno dei suoi poemari piu' dolorosamente concepito: parliamo di "Un lugar de retiro", che fu pubblicato lo scorso anno, grazie ad un'iniziativa della Casa Editrice Vigìa della città di Matanzas a Cuba.
Commosso dalla grandezza umana che emanano questi versi, Silvano, un amico di Cuba e dei Cinque, ha avuto la felice idea di dare vita all'iniziativa di pubblicare in Internet – nel maggior numero di siti e e tradotti nel maggior numero di lingue possibili – le poesie che Tony ha scritto riferendosi ad un periodo di diciotto giorni trascorsi in una cella di isolamento y che in seguito avrebbero prodotto il libro ''Un lugar de retiro''.
La proposta è di pubblicare ogni giorno per diciotto giorni, a partire dal 26 gennaio e fino al 12 febbraio 2011, su blogs, facebook, siti internet o di inoltrare tramite liste di distribuzione e altro, il poema corrispondente a quel giorno, scritto da Tony un anno prima, cioè fra il 26 gennaio e il 12 febbraio del 2010. In italiano, inglese, francese, portoghese e persino in russo e bulgaro, le poesie di Tony solcheranno il cyberspazio, demolendo muri di silenzio.
Possa essere questo un modo in più per dimostrare ai Cinque la nostra solidarietà, il nostro affetto, la sicurezza nella chiara certezza delle loro azioni, e anche per gridare all'impero, da tutti gli angoli del pianeta LIBERTA' PER I CINQUE.
Vi diciamo con le parole di Tony:
'' Stanco, non mi arrendo.
Ferito, non sanguino.
Tanta fatica, tanti dolori:
li calmo con l'amore dei miei sogni,
materia invincibile
che i guardiani non sanno riconoscere''
Vi invitiamo a partecipare a questa nuova azione poetica. ''Poesie per rompere silenzi'' in solidarieta' con i Cinque e, in maniera particolare, in omaggio a Tony Guerrero, un uomo che nelle piu' terribili circostanze non ha mai perso il suo coraggio e il suo sorriso.