martedì 29 settembre 2009

CUBA - USA: Finale Coppa del Mondo di Baseball



Domenica a Nettuno si è gicata la finale della Coppa del Mondo di baseball tra Cuba e Stati Uniti, tra il pressochè totale silenzio dei media mentre la Rai l'ha mandata in onda registrata sul canale satellitare Rai Sport più. Si trattava, badate, della finale di coppa del mondo di uno degli sport più popolari al mondo e per di più giocata nel nostro paese....

Ma veniamo all'incontro. E' stata una partita bellissima come solo due grandi squadre possono fare, alla fine l'hano spuntata gli USA grazie a due honron (fuori campo) ad inizio partita ai quali i cubani hanno risposto con un gioco formidabile fino a raggiungere il pareggio, poi nel settimo hinning hanno dovuto sostituire il lanciatore Vera, autore di una strepitosa prestazione, con l'altrettanto mitico Lazo che però ha rimediato una delle più brutte esibizioni della sua lunga carriera permettendo agli yankee di distanziare i cubani che però hanno nuovamente sfoderato un gran gioco tenendo in souspance l'esito dell'incontro fino all'ultimo secondo di gioco.

Grande incontro tra due grandi squadre che si rispettano a vicenda. Magari fosse così anche nel resto dei rapporti tra le due nazioni. Proprio in questi giorni Obama ha gelato le speranze di coloro che si erano troppo facilmente illusi per la sue elezione, firmando senza spostare una virgola la legge sull'embargo a Cuba. Chi sognava che l'imperialismo con Obama presidente degli Stati Uniti volesse cambiare volto, è servito! I presidenti Usa contano come un cavolo a merenda, il potere rimane ben saldo nelle solite mani, quelle che grondano sangue e che troppi si ostinano ad osannare come campioni di democrazia....

lunedì 21 settembre 2009

CONCIERTO PAZ SIN FRONTERAS: 1.150.000 en Plaza de la Revoluciòn

Il grande concerto per la Pace senza Frontiere che ha avuto luogo all'Avana, voluto dal famosissimo cantante colombiano Juanes e che ha scatenato la reazione dei fascisti anticubani di Miami, ha avuto un successo straordinario. Ben 1.150.000 cubani si sono concentrati in Plaza de la Revoluciòn, sotto un sole cocente, per assistere all'esibizione di decine di artisti che da tutto il Latinoamerica, dalla Spagna e dall'Italia si sono dati appuntamento per gridare al mondo che la pace, la fraternità e l'amore sono gli unici strumenti capaci di dare all'umanità la speranza per il futuro. In questi tempi tanto bui e tanto tristi dove i potenti credono di continuare a dominare il mondo seminando odio e distruzione, lo spettaccolo mandato in onda la scorsa notte in tutto il mondo da Cubavision Internacional, ha domostrato che l'arte e la cultura possono essere strumenti micidiali per distruggere le manovre criminali dei potenti e dare vita ad un mondo basato su valori etici e morali che il popolo cubano ha saputo conquistare e difendere da solo contro tutti.
Lo spettacolo è stato aperto dalla portoricana Olga Tanon e chiuso dai mitici Los Van Van dopo oltre cinque ore di grande musica che hanno visto salire sul palco gli spagnoli Miguel Bosè, Luis Eduardo Aute e Victor Manuel, l'ecuatoriano Juan Fernando Velazco, l'altro portoricano Danny Rivera, il nostro Jovanotti, la venezuelana Cucù Diamante con il gruppo Yerbabuena, ed i cubani X Alfonso, Amaury Pérez, Orishas, Silvio Rodriguez, Carlos Varela e Los Van Van, oltre a Juanes che ha fortemente voluto questo evento malgrado le pressioni e le minacce di coloro che continuano stupidfamente ad illudersi che con la violenza e l'odio si possa distruggere la Rivoluzione cubana.
Ancora una volta il popolo cubano ha saputo cogliere l'occasione offerta da artisti che sanno mettere la loro sensibilità davanti agli innteressi economici ed al business, per dare una lezione al mondo.
Di seguito riporto quello che sui nostri media inginocchiati ai loro padroni difficilmente si riuscirà a trovare.

DIARIO GRANMA

EL FIASCO DE LOS MEDIOCRES

No sé qué van a decir ahora quienes trataron de sabotear el concierto de La Habana y sometieron a Juanes a brutales presiones para que desistiera de su noble convocatoria. Fue de tal magnitud el acontecimiento que ni los propios medios que dominan pudieron soslayar dar noticias y aún reproducir íntegramente o partes del megaconcierto. Rabiaron este domingo a más no poder, pero tuvieron que admitir un hecho objetivo: la música como mensaje de convivencia y cordialidad.

Los más recalcitrantes elementos que en Miami sueñan con destruir la identidad y la nación cubanas fueron los abanderados de una campaña de odio e incultura, que incluyó desde la destrucción de discos del cantautor colombiano, en acto que recordó a muchos la barbarie de las hordas nazis que quemaron libros y cuadros en pleno apogeo del fascismo, hasta amenazas de muerte en el más puro estilo de las bandas paramilitares que han asolado a América Latina.

En un intento desesperado por robarse el show intentaron armar una alternativa al concierto en La Habana, con algo que debía suceder en Miami a la misma hora. Un tal Javier Ceriani, a nombre de una fantasmagórica Exilio Productions, anunció que harían en el sur de la Florida un contraconcierto. La idea no pasó de ser una pompa de jabón. Ni con los millones de dólares que se movieron, ni los nombres que se manejaron, pudieron armar un engendro condenado de antemano al fracaso.

Sin embargo, casi a la misma hora, en Puerto Rico, Andy Montañez, en el Centro de Bellas Artes Ada Mage Zayas, de la comunidad de Juana Díaz, en el sudeste de la Isla del Encanto, lideró un concierto de solidaridad con Juanes, Cuba y la paz, al que contribuyeron Mapeyé, Roy Brown, Así Somos y otros músicos.

CUBADEBATE
Un pueblo culto, alegre y solidario respondió a la convocatoria

Ha sido una fiesta de la música, de la paz, del pueblo.

JUANES
Este es el sueño más hermoso de paz y de amor que he podido experimentar después de mis
hijos, d ice Juanes en el Concierto en La Habana
HUGO CHAVEZ
El amor y la paz entre los pueblos animan el megaconcierto Paz Sin Fronteras que se transmite hoy en vivo para todo el mundo desde la Plaza de la Revolución cubana con la presencia de más de una decena de artistas nacionales y foráneos.
Más de un millón de cubanos y cubanas asisten al espectáculo, organizado por iniciativa del cantautor colombiano Juanes y el Instituto Cubano de la Música

El presidente venezolano, Hugo Chávez, opinó hoy que es “maravilloso” que artistas internacionales de reconocida talla hayan participado en un concierto en La Habana promovido por el cantante colombiano Juanes. En el concierto, promovido bajo el lema “Paz sin Fronteras”, participan 14 artistas entre los que figuran la puertorriqueña Olga Tañón y el español Miguel Bosé.


Tras la exitosa presentación de Juanes en la Plaza de la Revolución, en La Habana


Cuba estremecida con el emblemático tema ´Ojala´ de Silvio Rodríguez (+ Video)el reconocido cantautor cubano, Silvio Rodríguez, tomó el escenario, donde en el transcurso del día han pasado figuras como Olga Tañón y Miguel Bosé, para encontrarse con el pueblo de Cuba.


En medio del histórico concierto Paz sin frontera, en la Plaza de la Revolución de la Habana, el cantante colombiano Juanes, declaró a la corresponsal de Telesur que la preparación de este acontecimiento cultural y el camino hacia La Habana lo había transformado.


Ha sido una fiesta de la música, de la paz, del pueblo. Juanes, Olga, Miguel, Silvio, Orishas, Danny, Jovanotti, todos han hecho felices a los cubanos




El esperado concierto “Paz sin fronteras” en la Plaza de la Revolución en La Habana consiguió superar hoy la barrera del millón de asistentes “Están diciendo desde fuera que estamos batiendo récords. En este momento hay ya 1.150.000 personas asistiendo a este concierto”, afirmó el cantante español Miguel Bosé, al salir al escenario junto a Juanes quien terminó diciendo “Es una maravilla, es una maravilla, es una maravilla!”.


X Alfonso recordó en la Plaza al mejor Michael Jakcson para cantarle a la Paz en Blanco y Negro. Cubadebate te ofrece el video de su actuación.


Danny Rivera llenó de amor el Concierto por la Paz (+ Video)
Danny Rivera volvió a Cuba para ser uno de los protagonistas del Concierto “Paz sin Fronteras”. Su voz potente y su cariño de siempre inundaron la Plaza de la Revolución. Su interpretación de “Yo quiero un pueblo” fue acompañada de cientos de miles de voces. Cubadebate les ofrece un video de su actuación



lunedì 14 settembre 2009

Cuba saluta il Comandante Juan Almeida Bosque



Nato all'Avana il 17 febbraio del 1927 è morto nella stessa citta alle 23.30 dell’11 settembre per problemi cardio-respiratori, il Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, membro del Burò Politico e Vicepresidente del Consiglio di Stato. Uomo molto amato dal popolo per la sua onestà intellettuale e coerenza rivoluzionaria, Juan Almeida Bosque nacque in una famiglia umile e numerosa da genitori che lo formarono agli alti valori patriottici ed apprese che la lotta è il solo cammino dei poveri per conquistare i propri diritti calpestati.
Lavorava come muratore e dopo il colpo di Stato del 1952 si unì a Fidel Castro nella lotta contro la tirannia. Fu uno dei partecipanti all’assalto alla caserma Moncada nel 1953, prigioniero al carcere dell'isola de Pinos poi esiliato in Messico, fu uno dei componenti dell'equipaggio del Granma che da lì partì per sbarcare a Cuba e dare inizio alla lotta armata che portò al trionfo della Revoluciòn. Da allora il Comandante Almeida è stato sempre in prima linea combattendo con coraggio, decisione e fedeltà agli ideali rivoluzionari. Fu ferito due volte nel combattimento a El Uvero e divenne Comandante del Terzo Fronte Guerrigliero e capo militare e dirigente rivoluzionario con numerose ed elevate responsabilità dopo il trionfo del Primo gennaio del 1959. Ha fatto parte del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Cumunista di Cuba dalla sua fondazione nel 1965, responsabilità ratificata in tutti i suoi Congressi.
Venne eletto Deputato dell’Assemblea Nazionale e Vicepresidente del Consiglio di Stato, dalla prima legislatura del Parlamento cubano. La sua speciale sensibilità umana lo fece conoscere anche come scrittore e musicista, infatti compose più di 300 canzoni e scrisse una dozzina di libri, che costituiscono un prezioso apporto alla conoscenza della storia cubana.
Assunse il compito di presiedere l’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione cubana e dedicò le sue ultime energie a garantire che l’Organizzazione fosse un solido ed efficace baluardo della Patria.
Il nome del Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque resterà per sempre nei cuori e nella mente dei cubani come esempio di fermezza solide convinzioni rivoluzionarie, di coraggio, patriottismo e di impegno al servizio del popolo.
Per i suoi molteplici ed importante meriti, aveva ricevuto molte decorazioni nazionali e internazionali, tra le quali il Titolo Onorifico di Eroe della Repubblica di Cuba e l’Ordine Maximo Gomez di Primo Grado il 27 febbraio del 1998, in occasione del 40º anniversario della sua nomina a Comandante nella Sierra Maestra.
Rispettando la sua volontà, i resti mortali di compagno Juan Almeida Bosque non sono stati esposti e bverranno inumati con onori militari nel Mausoleo del III Fronte Orientale Mario Muñoz Monroy, del quale fu fondatore e unico capo e dove riposano i resti degli eroici combattenti di questo agguerrito Fronte.
Ieri, domenica 13 settembre, tra le 8.00 di mattina e le 20.00, giornata di lutto ufficiale, il popolo cubano ha reso omaggio di riconoscimento e d’affetto alla sua memoria nel Memoriale José Martí della capitale, che fu la sua culla, e nel Salone delle Vetrate alla base del monumento ad Antonio Maceo, a Santiago di Cuba, città eroica che amò molto profondamente, dove lottò contro le forze della tirannia.
Con profonda commozione mi unisco al lutto del popolo cubano per la perdita di questo eroico lottatore per la giustizia, la libertà e l'independenza del popolo cubano e di tutti i popoli oppressi.
Hasta siempre Comandante Almeida!