domenica 15 marzo 2009

Primi timidi passi del Senato Usa verso Cuba

Il Senato USA compie un primo timido passo verso Cuba allentando le restrizioni riguardanti i viaggi a Cuba dei cittadini statunitensi. Non è il caso di farsi grandi illusioni, ma l'isolamento nordamericano in quella che viene definita la più grave violazione dei diriti umani, continuamente sanzionata dall'ONU, sembra voler costringere la nuova Amministrazione americana a rivedere il suo vergognoso ed inaccettabile atteggiamento. Ora che il continente latinoamericano sta intraprendendo la via dell'autonomia e dell'indipendenza, la posizione degli Usa diventa sempre più insostenibile.
Di seguito la nota del vice responsabile Esteri del PdCI, Andrea Genovali che in poche righe illustra il fatto.

“La decisione di oggi del Senato degli Usa di allentare le restrizioni riguardanti la possibilità di recarsi nell’isola da parte dei cittadini statunitensi di origine cubana, rappresenta un piccolo primo passo nella giusta direzione. Il Presidente Obama deve avere il coraggio di togliere quel blocco condannato 13 volte dalle Nazioni Unite come illegale e illegittimo che ha prodotto nel corso dei decenni solo effetti dannosi al popolo cubano. Anche paesi importanti dell’America Latina come Cile, Brasile e Uruguay hanno chiesto agli Usa di toglierlo. Come Comunisti Italiani ribadiamo la ferma condanna del blocco e torniamo a ribadire l’assoluta necessità di abolirlo, chiedendo anche all’Unione Europea di lavorare attivamente affinché la legalità internazionale sia ristabilita”.
Andrea Genovali, vice responsabile Esteri del PdCI.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo anche io che non ci si debba fare troppe illusioni. Però la situazione internazionale in continuo movimento, vedi la vittoria dl FMLN in Salvador, potrebbe costringere il governo americano a cambiare radicalmente la sua politica estera diventata ormai insostenibile.
Mario

Eliolibre ha detto...

L'insostenibilità della poliica estera americana è sotto gli occhi di tutti ma io non credo che la nuova amministrazione guidata da Obama si discosterà molto dalle scelte aggressive dei suoi predecessori. Il sitema sociopolitico dell'occidente non può che basarsi sull'imposizione di regole tese a sfruttare gli altri popoli. Sicuramente gli strateghi del Pentagono stanno già eleborando nuove strategie più consone alle mutate situazioni internazionali, ma scopi e metodi non cambieranno assolutamente, solamente verranno presentate con un vestito diverso. L'autonomia e l'indipemdenza dei popoli bisognerà conquistarla a duro prezzo, non ci verrà regalato assolutamente niente.

Eliolibre ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Elio, questa la ratifica che mi hai richiesto. Ti ringrazio per aver eliminato l'intervento precedente come da me richiesto. Mi scuso per l'errore contenuto ed involontario, sappi comunque che, come ti ho spiegato in chat, condivido in pieno la tua tesi sull'argomento.
Hasta siempre y que viva Cuba!
Marzio