Il riconosciuto storico Piero Gleijeses ha appena pubblicato un piccolo ma importante libro dal titolo “The Cuban Druembeat”. Nel testo di 96 pagine Gleijeses afferma che tanto il sentimento come il comportamento della politica estera cubana, non ha precedenti e risulta molto singolare in questo mondo dominato dagli Stati Uniti.
Durante la Guerra Fredda soltanto le due superpotenze, alcuni paesi dell’Europa Occidentale e Cuba hanno fatto interventi militari extracontinentali. Nel suo libro Gleijeses documenta come l’intervento di Cuba in Africa, includendo 36 000 soldati cubani in Angola nel 1975-76 per contrastare l’invasione sudafricana, i 12 000 inviati in Etiopia nel 1978 per aiutare a sconfiggere l’invasione somala ed i 55 000 soldati cubani in Angola nel 1988, stupì il mondo. Perfino l’Unione Sovietica inviò molte meno truppe, lontano dalle sue frontiere più prossime, negli anni in cui lo fece Cuba.
Nel suo libro, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice University of Chicago Press, Gleijeses argomenta che la visione di Fidel Castro fu sempre più lungimirante della Guerra Fredda. Per Castro la battaglia contro l’imperialismo, sua ragion d’essere, è molto più che una lotta contro il sistema di dominio degli Stati Uniti: è una guerra contro la disperazione e l’oppressione nel Terzo Mondo, una guerra che tutt’ora continua.
Piero Gleijeses è professore di politica estera statunitense presso la Scuola di Studi Internazionali Avanzati dell’Università Jhon Hopkins. E’ autore di numerosi libri sul tema dell’America Latina.
Durante la Guerra Fredda soltanto le due superpotenze, alcuni paesi dell’Europa Occidentale e Cuba hanno fatto interventi militari extracontinentali. Nel suo libro Gleijeses documenta come l’intervento di Cuba in Africa, includendo 36 000 soldati cubani in Angola nel 1975-76 per contrastare l’invasione sudafricana, i 12 000 inviati in Etiopia nel 1978 per aiutare a sconfiggere l’invasione somala ed i 55 000 soldati cubani in Angola nel 1988, stupì il mondo. Perfino l’Unione Sovietica inviò molte meno truppe, lontano dalle sue frontiere più prossime, negli anni in cui lo fece Cuba.
Nel suo libro, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice University of Chicago Press, Gleijeses argomenta che la visione di Fidel Castro fu sempre più lungimirante della Guerra Fredda. Per Castro la battaglia contro l’imperialismo, sua ragion d’essere, è molto più che una lotta contro il sistema di dominio degli Stati Uniti: è una guerra contro la disperazione e l’oppressione nel Terzo Mondo, una guerra che tutt’ora continua.
Piero Gleijeses è professore di politica estera statunitense presso la Scuola di Studi Internazionali Avanzati dell’Università Jhon Hopkins. E’ autore di numerosi libri sul tema dell’America Latina.
9 commenti:
Avevo sentito parlare in maniera ben diversa degli interventi cubani in Africa, se quello che scrive in questo libro è vero significa che la nostra informazione racconta solo quel che le fa comodo. Peccato che di Cuba si sappia molto poco della realtà dell'isola e si sentono solo critiche, anche di quelli di sinistra. Grazie per l'informazione di questo blog.
Mauro
Quello che scrive Piero Gleijeses, che non è un pericoloso comunista bensì un professore di politica estera statunitense presso la Scuola di Studi Internazionali Avanzati dell’Università John Hopkins, è la realtà di quanto successo in quegli anni, l'internazionalismo dei cubani anzichè essere portato come esempio di fratellanza tra i popoli che si uniscono nella comune lotta contro gli aggressori, è stato fatto passare dai media "democratici" come un'aggressione di Cuba verso il continente africano. Come sempre si scambiano aggressori con aggrediti ed i risultati li abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Fortunatamente, anche grazie al coraggio di studiosi come il Professor Glejieses, sempre più persone stanno prendendo coscenza della realtà e questo fa sperare che la barbarie imperialista avrà una fine prima o poi.
E' vero, si scrive poco e spesso male su Cuba. Le forze messe in campo dagli USA per screditare Cuba e giustificare l'anacronistico bloqueo sono ingenti, in termini di uomini e soldi, molti soldi.
Hai ragione Paolo, su Cuba o non si scrive o si scrivono falsità. Il colmo lo ha toccato ieri il Presidente Obama che sostiene di voler regolarizzare i rapporti con Cuba ed invece di rispondere alle richieste del Governo cubano risponde alle domande di Yoany Sanchèz.... Un bel modo per fare propaganda contro il "regime" dimentincandosi che nel suo paese la "democrazia" lascia in balia della fame 49 milioni di persone delle quali 17 milioni sono bambini. Lo stesso concetto di "Nando" che continua a mandarmi verità su Cuba senza rendersi conto che quella è LA SUA verità, vista con gli occhi strabici dell'ideologia più vergognosa mai esistita.
Arrogarsi il diritto di essere gli unici detentori della verità e della democrazia è il modo peggiore per guardare in faccia la tragica realtà che ci circonda. L'unico paese che non pasrtecipa alle devastazioni dei valori umani e della natura non a caso viene additato come tiranno e terrorista.
A tutti i mie lettori un invito a sfogliare il catologo dell'Editrice Achab dell'amico Paolo Rossignoli. Ci troverete dei titoli molto interessanti.
...nella povertà materiale, raramente si riescono a salvare valori umani...
...quando si vive nella povertà materiale estesa, proprio perchè la povertà non è una scelta, raramente si riescono a vivere nobilmente i valori umani...
il tuo commento è stato salvato e sarà visibile in seguito all'approvazione del proprietario del blog è esattamente il genere di democrazia parlamentare che adotta castro a cuba. complimenti per l'apertura ad altre voci.
Sorpresa! il tuo commento è stato pubblicato!!!! Ma solamente per mostrare a tutti la tua povertà d'animo e di mente, risultato dell'impossibilità di vedere la realtà causa incapacità di saper cogliere la differenza tra realtà e propaganda capitalista tesa a rendere i cittidini simili alle bestie. Come te.
Solito noto, se avessi un minimo di rispetto per la tua persona impiegheresti meglio il tuo tempo, venire quì a sproloquiare non ti aiuterà ad uscire dall'oblio.
Salut
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