Il ritorno di Pedro Luis Ferrer con un concerto dal vivo tenuto presso il Centro Cultural Pablo de la Torriente Brau è stato sicuramente uno degli avvenimenti più graditi ai cultori della Nueva Trova Cubana. Il cantautore habanero, tornato dopo sette mesi di tournè in Spagna ed Europa (mi sono sembrati sette secoli, ha detto Ferrer) dove le sue esibizioni sono sempre più richieste, ha ripreso il contatto con i suoi numerosissimi ammiratori della sua amata terra. Questa attesisssima serata non ha deluso i numerosi presenti, malgrado la serata sia stata riservata agli invitati, coloro che hanno potuto assistere al concerto erano sicuramente molto più numerosi degli inviti visto che le terrazze dei palazzi che danno sul bellissimo giardino del Centro Cultural Pablo de la Torriente Brau erano affollate all'inverosimile.
Dopo aver esordito negli anni '60 con alcuni tra i più significativi gruppi musicali cubani, verso la metà degli anni '70 incide il suo primo LP in solitario. In seguito gira il mondo dando concerti in Polonia, Finlandia, Norvegia, Svezia, DDR, e Messico. Contemporaneamente approfondisce lo studio della chitarra interpretando opere di Leo Brouwer, Albèniz, Tàrrega e Bach. Negli anni 80 registra due LP mentre trascorre gli anni '90 in maniera artisticamente furtiva. Nel frattempo alcune sue interpretazioni diventano molto popolari. Lavora poi nel Conjunto Artistisco de las FAR in quel di Guantanamo e questa esperenza lo mette in contatto con il Changuì e altri generi musicali di questa regione orientale di Cuba. All'inizio degl 1999 inizia una serie di concerti negli Stati Uniti mentre più tardi realizza concerti in varie città spagnole. Negli ultimi anni, accompagnato da un quartetto acustico, ha registrato alcuni CD nel suo studio personale dando vita ad un genere musicale da lui chiamato Changuisa, una miscela del Changuì guantanamero ed i cori de clave de Sancti Spiritus. Dopo la presentazione di questi lavori nei primi mesi del 2007 al Teatro Amadeo Roldan, al Teatro Nacional e a Los Jardines del ICM, se ne va per sette mesi in Spagna, Francia ed Austria. Finalmente il suo attesissimo ritorno all'Avana con il concerto di cui sopra.
Durante il concerto ha pure recitatato alcune sue poesie, di seguito riporto il testo di quella che ritengo più significativa in quanto rispecchia in pieno la sua personalità di grandissimo artista, critico, amante della sua gente, del popolo cubano e della sua bellissima storia piena di amore, lotta ed immensa umanità.
Grazie Pedro Luis Ferrer per questa indimenticabile ed emozionante serata.
CANZONE DI FINE ANNO
Ora che permettono criticare:
Che belli sono i tuoi occhi, vita mia!
Mi piace il tuo modo di ballare
E la peculiarità della tua allegria.
Ora che permettono criticare:
Me ne vado al Malecon ed aspetto il giorno;
Voglio dedicarmi a riposare;
I fiori del giardino sono bellissimi...
Ora che permettono criticare:
esibisco un pantalone ed una camicia;
Abbiamo messo un'amaca nel portale
Ed un campanello che sembra una campana.
Ora che perfino il mondo vuole parlare
Ed è di moda l'urlo e la querela:
Le tue gambe, le vorrei divorare,
Il modo come cammini e ti siedi.
Ora che permettono:
La strada è piena,
le bugie ed i pettegolezzi,
Il cielo e le stelle.
Ora che permettono criticare:
Ho comprato un computer ed una pentola;
Il mio amico domadò tanto per cambiare:
La luna è rotonda e piacevole.
Pedro Luis Ferrer