E' morto ieria soli 66 anni il leggendario regista cubano Humberto Solàs. Autore di film come il lungometraggio Un Hombre de suerte , Miel para Ochùn e Barrio Cuba, Humberto Solas dopo aver frequentato il Centro sperimentale di Cinema a Roma, fu il fondatore del Nuevo Cine Latinoamericano. Dopo la caduta del campo socialista il suo impegno si rivolse verso la ricerca dell'impatto che questo fatto avrebbe avuto sulla situazione economica e sul benessere del suo paese. Il non poter contare su altre risorese e l'aggravamento dovuto all'embargo del potente vicino del nord, rese la situazione cubana veramente drammatica e Solàs si dedicò a descrivere tutto quello che ascoltava, vedeva, constatava e sentiva. Lui per primo cambiò il suo stile di vita ed il suo modo di fare cinema per adeguarlo a quelle drammatiche circostanze, se prima spendava di più, dopo limitò le sue esigenze, se per molto tempo fece un tipo di cinima che non badava troppo ai costi in seguito trovò il modo di realizzare film di alta qualita ma a basso costo, quello che venne chiamato il Cine pobre. Lavorò intensamente, sfruttò le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dalla tecnica digitale, si circondò di operatori ed attori amici, come un capo pianificò la sua battaglia artistica.
La mia cineteca ha la fortuna di possedere quasi tutte le sue opere che mi sono riviste più volte tanto sono coinvolgenti ed emozionanti. Se il bellissimo Miel para Oshun non ottenne il meritato successo a livello internazionale pur essendo stato osannato in tutte le sale quando venne proiettato nel suo paese, Barrio Cuba ottenne il riconoscimento unanime di tutti i critici e di tutti gli amanti del cinema di qualità. Questo magnifico affresco della sua patria descrive magistralmente quell'epoca in cui l'imperialiasmo cercò di annientare economicamente e politicamente Cuba con la famigerata legge Helms-Burton che venne aggravata dal Presidente Bush con misure tese a dividere le famiglie cubane con il preciso scopo di affogare per fame la Revoluciòn. Barrio Cuba arrivò proprio quando in America Latina stavano nascendo movimenti indegeni in Messico, Ecuador, Bolivia e Perù, e quando in Venezuela si sviluppa la Rivoluzione Bolivariana guidata da Hugo Chàvez ed in Argentina Nestor Kirchner si ribella alle iomposizioni del Fondo Monetario Internazionale.
Humberto Solàs fu un combattente della lotta clandestina contro la tirannia di Fulgencio Batista e qullo spirito rivoluzionario non lo ha mai abbandonato. In un'intervista disse che Miel para Ochùn e Barrio Cuba facevano parte di una trilogia dedicata al suo amatissimo popolo, purtroppo la terza parte non la vedremo mai e questo rattrista ancora di più coloro che lo amarono, lo apprezzarono ed aspettavano con certezza di non venire delusi il risultato del suo lavoro, il suo straordinario cammino di artista e di uomo che tanto amore ed affetto ha dato e ricevuta dal quel suo popolo così straordinario che continua ad essere apprezzato da tutti gli uomini impegnati a costruire un mondo a misura d'uomo ed a lottare contro la barbarie che i potenti del mondo impogono e pretendono di continuare ad imporre a tutti i popoli del pianeta.
Grazie di essere esisto e per le grandissime emozioni che hai regalato a coloro che hanno avuto la fortuna di godere il frutto del tuo straordinario lavoro. Ti terrò sempre nel mio cuore accanto a coloro che hanno dedicato l'intera esistenza a costruire un mondo di pace e di giustizia.
Hasta la victoria siempre! Anche per te, Venceremos!!!!!!
51 commenti:
La via che sostieni non trova spazio all'interno dell'Europa. Sono d'accordo che la sinistra deve riallacciare i rapporti con la sua base ed i dannati della terra, ma la sua azione passa per forza di cose da una democrazia parlamentare. Da quello che ho capito invece, il tuo socialismo è quello totale. Questo problema della democrazia ne create degli altri,ad esempio come creare soggettività al di fuori delle sue regole.
Ciao e grazie della visita
Io credo che il socialismo non possa che sviluppersi in un sistema socialista, altrimenti diventa un'altra cosa, e proprio l'esperienza europea sta a dimostrare che finti socialsmi non possono funzionare. Il socialismo ed il capitalismo sono come l'olio e l'aceto, non posono combinarsi, uno è la contraddizione dell'altro. Poi perchè il socialismo dovrebbe escludere una democrazia parlamentare? Proprio Cuba sta a dimostrare questo, nel sistema cubano il parlamento è al centro delle decisioni politiche, è il parlamento che approva, propone, discute e mette in atto le decisioni prese. Certo, i nostri giornali ce la raccontano diversamente, non a caso sono finanziati dallo Stato perchè sostengano le ragioni di chi fa politica per arricchirsi, cosa che assolutamente non succede a Cuba. Per questo scatenano una vergognosa campagna propagandistica. Fare il parlamentare a Cuba è una cosa seria, poco onerosa, i parlamentari non passano la loro vita in parlamento con il loro seguito di scagnozzi ma si riuniscono solo quando serve prendere decisioni, le leggi sono poche e chiare non un'enorme imbroglio a disposizione dei furbi perchè possano fare sempre quello che fa loro comodo.
E si possono fare molti altri esempi, ad esempio l'ex Unione Sovietica non è caduta perchè non reggeva economicamente come ci hanno fatto credere, al contrario proprio in quell'epoca l'economia di quei paesi andava a gonfie vele. L'URSS si sfaldò perchè Gorbaciov si disinteressò di governare il paese e cadde nel tranello teso dagli esperti del capitalismo internazionale che lo invitarono a girare il mondo per tenere conferenze sulla pace e sul disarmo mentre nel suo paese si ordiva un colpo di stato che culminò proprio con le cannonate contro il Parlamento. Forse conviene cercare di scoprire cosa si nasconde veramente dietro a quanto l'informazione "democratica", anche quella di "sinistra", cerca di farci credere. A volte la realtà è talmente evidente che ci si stupisce di come siano bravi nel tenercela nascosta. Dopotutto se la nostra sinistra è scomparsa, un motivo ci sarà pure e converrebbe cercare di capirne le cause vere piuttosto che insistere su strade che non portano da nessuna parte. Ti consiglio di utilizzare il tuo interessante blog come spazio di discussione che permetta di andare oltre le disquisizioni che riguardano i soliti argomenti artatamente utilizzati dai nostri media per distogliere l'attenzione da una realtà che sta tutta a dimostrare il fallimento delle politiche riformiste o che dir si voglia.
Hasta la Victoria contro la censura in kilombo ci sono 4 compagni sono sospesi a tempo indeterminato dai fascisti.
http://pensareinprofondo.blogspot.com/ del compagno Mario
http://anagnirossa.splinder.com/ del compagno Korvo Rosso
http://crisieconflitti1.go.ilcannocchiale.it/ del compagno Pensatoio
http://precariopoli.wordpress.com/ del compagno Antonio e Brezinsky
Come unico denominatore ti faccio notare in anticipo che sono blog comunisti e non a favore del PD.
Alcuni compagni hanno iniziato a scriverne unisciti anche tu.
http://tonypomata.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2031037
http://praga.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2030835
http://conteoliver.blogspot.com/2008/09/yanquis-de-mierda-vyanse-al-carajo-cien.html (area commenti e metapostato la questione su kilombo)
Gibara llora otra vez
Alexis Rojas Aguilera • Holguín
El creador del Festival Internacional del Cine Pobre de Gibara, el cineasta Humberto Solás, falleció en la tarde del 17 en la capital cubana, para añadir un nuevo dolor a los pobladores de su amada Villa Blanca de los Cangrejos, donde era considerado un ser muy especial, padre e hijo a la vez en este pedazo del norte de Holguín.
Y razones sobraron para la admiración y el respeto hacia un hombre magro, con silueta de Quijote, de 66 años que, en los primeros tiempos de una Revolución siempre defendida por él desde el arte y las ideas, descubrió un día las coloniales calles gibareñas y filmó uno de los momentos de su cenital filme Lucía (1968). Fue desde entonces hijo de Gibara.
Pasaron los años, pero nunca Humberto Bárbaro olvidó a esta pequeña ciudad bañada por el Atlántico, a veces de forma inclemente, destructiva como las olas inmensas levantadas por Ike que la golpearon con saña cruel hace apenas breves jornadas, para herir su corazón, sus cosas, su vida.
Así, otro buen día retornó a la amurallada ciudad llena de historias para filmar segmentos de Miel para Oshún (2001) y fue cuando, al recorrer una vez más sus espacios y en el contacto con sus gentes, comprendió que era el ámbito ideal, irrepetible, singular para el despliegue de, quizá, su más ambicioso sueño, la fundación del festival cubano de bajo presupuesto, al que denominaría Festival del Cine Pobre.
Fue desde entonces padre del mayor orgullo de Gibara..
Con Humberto y el Festival, todo un empeño colosal de la cultura nacional, llegó luz para esta bucólica comunidad y sus símbolos, como la batería de Fernando VII, su arquitectura, las obras de artes dispersas en el casco urbano, la calidez de los habitantes, se convirtieron en referentes queridos para muchos amantes del cine de muchas partes del mundo. Fue desde entonces ídolo.
La VI convocatoria de abril último, expresión de la madurez multilateral que gradualmente alcanzó, desde el 2003, este evento que trascendió ya el contexto original del cine para convertirse en cobija de las más diversas manifestaciones del mejor arte, reafirmó la ascendencia de Solás —maestro y mentor de varias generaciones de cineastas cubanos— eclosionada en concretas expresiones de cariño popular de principio a fin, de gibareños y visitantes presentes en la cita.
Pero nadie aquí, ni fuera, podía suponer que se trataba de la despedida gloriosa de un hijo ilustre y amable; del creador de una amplia filmografía, entre las que destacan además obras como Manuela, Cantata de Chile, Un hombre de éxito y Barrio Cuba, esfuerzo artístico que pretendió concluir con Guanajay, tal vez intuyendo el fin del hombre emblemático, rotundo, dedicado al arte de los 24 cuadros por segundo.
Humberto, Premio Nacional de Cine en 2005, uno de los fundadores del Nuevo Cine Latinoamericano, el hacedor de un cine lleno de plasticidad, como su íntima pintura; explorador de asuntos de profundo arraigo popular, con elevado reconocimiento internacional, es ya un punto luminoso al cual mirar para las presentes y futuras generaciones de cineastas consagrados a sus pueblos. El Festival del Cine Pobre continuará el enorme desafío ético propugnado por él.
Gibara llora otra vez. Grandes son las pérdidas.
Veramente una perdita immensa. Con il popolo di Gibara e di tutto il popolo cubano piangono tutti coloro che credono nella capacità dell'arte di dare un forte impulso alla lotta per la conquista della libertà e della dignità di ogni essere umano.
No censura, purtropo la siuazione di Kilombo è sempre più allarmante e si continua a voler percorrere una strada di "normalizzazione" che favorisca il consenso alle politiche riformiste che hanno distrutto la gloriosa sinistra italiana. Non mancherò di dare il mio sostegno a chi è vittima dell'arroganza del pensiero perbenista.
ciao elio. volevo condividere con te una piccola gioia, visto che oltre che comunista sono anche cattolica. oggi il papa all'angelus, per via del disastro che ha colpito cuba, ha invitato gli americani a ritirare l'embargo che ha contribuito a rendere sempre più difficoltosa la vita in quel paese. chi si dice democratico non può perseverare con atti così antidemocratrici contro i propri fratelli (testuali parole). wow!!
ciao
Ciao Maria. Ho sentito la notizia. Il Papa, che a me non sta particolarmente simpatico, ma questo è dovuto forse al mio agnosticismo, ha dimostrato di essere molto più umano dei nostri politici, per non parlare di quelli d'oltre oceano, ed a Cuba ha un referente, Monsignor De Cespedes, che conosce bene la realtà cubana e sicuramente racconterà al Santo Padre la verità sulla situazione cubana e non sta lì a fare il rappresentate degli interessi imperialisti come purtroppo avviene nel resto dell'America Latina, salvo poche eccezioni. Purtroppo non posso permettermi di condividere il tuo entusiasmo, anche il defunto Pontefice invitò i potenti a smetterla con l'accanimento anti cubano ma lor signori seguono le indicazioni del Pontefice solo quando vanno nella direzione dei loro interessi, altrimenti fanno orecchie da MERCANTI....
essere comunisti e cattolici e'
una contraddizzione,apparentemente
non lo è,solo se fai una profonda meditazione la potrai scoprire.
dunque mariarubini ti invito a farla.seriamente.
Stabilire regole a cui attenersi mi sembra una grave limitazione della libertà di pensiero. Per questo penso che Maria faccia bene a pensare quello che meglio crede, ogni indivuduo è libero di fare le proprie scelte, anche se per altri possono sembrare contraddittorie.
Elio, visto che sono presa in causa, mi permetto di argomentare.
Di solito uso firmarmi, non mi piace l'anonimato, ma fa niente. Premessa: io ero atea. Precisamente marxista-materialista, quindi atea. Poi sono stat raggiunta dalla fede, non è stata mia volontà. A questo punto, non intendendo rinnegare tutto ciò in cui ho sempre creduto, ho fatto un buon lavoro (a mio avviso) di introspezione, ho ripreso in mano i miei vecchi studi marxisti, e ci ho ragionato su. Ti faccio partecipe, caro anonimo, così forse capirai che di solito le ragiono le cose, le mdito....
Dunque. Marx ha visto la religione come il riflesso delle condizioni subalterne in cui gli uomini sono sempre vissuti e come l’ espressione di una loro protesta contro questa miseria reale. Marx non cerca di sopprimere la religione, come viene interessatamente affermato, ma si sforza di spiegarla nelle sue origini e nel suo sviluppo, consapevole della funzione reale che ha sempre avuto e continua ad avere nella storia della società. I marxisti non aboliscono ne la religione ne il diritto ne la morale ne ogni altra esigenza della vita spirituale. Dopodichè, in questa dimensione, il dialogo rappresenta il punto di partenza che ci consente di stabilire quanto di tuo può diventare mio e quanto del mio può riscattare anche te. Occorre cioè trovare nelle opposte posizioni quegli spazi ancora inediti, non gestiti, che possiamo costruire insieme. Andare oltre il dialogo per cercare e plasmare in senso politico e umano il non-ancora. Questo cercare spazi inediti consente l'incontro di culture diverse. E' giusto rispettare l'altro, colui che è portatore di una cultura diversa, che professa una religione diversa (e io comprendo anche l'ateismo, eh), ma è anche giusto non dimenticare i segni e la cultura di chi accoglie l'altro... Qual'è allora lo spazio inedito, il non-ancora, che può riconciliare le posizioni, può farci crescere insieme? Sicuramente non le diverse professioni religiose con il loro portato inevitabile di dogmi ed integralismo, ma la dimensione religiosa che accomuna il credente e l'ateo, il cristiano e il musulmano. Quello spazio inedito già esplorato dal marxismo che dal poi è rimasto tale ed è rimasto non-ancora... eppure Marx aveva definito la religione come oppio del popolo, legava la religione alla miseria reale assegnandole una funzione primaria, NON ideologica. Una volta affrancato il popolo dalla miseria non vi sarebbe più stata la necessità della religione. Tuttavia Marx risolse la questione dando alla religione la stessa funzione dell'oppio, quella di far dimenticare il male ed il dolore, non certo quella di vincere le cause del male… la sua affermazione esprimeva una verità, quel non-ancora che può essere costruito insieme: ha parlato di oppio “del” popolo e non di oppio “per” il popolo. Non è una questione da poco ... la religione non è sovrastruttura determinata dal potere politico per "placare" il popolo ma nasce dall' uomo stesso, esprime un suo bisogno... In questo gli opposti si incontrano. Ed ecco lo spazio inedito su cui lavorare. E di questo son più che certa.
come vedi caro anonimo, non sono una superficialotta nelle cose...
saluti
Bella risposta, Maria, altro che superficialità. Non avevo dubbi sulla profondità delle tue convinzioni.
Vedete la cosa che spaventa, gentile signora, è la sua incapacità di vivere senza qualcuno che gli illumini la sua strada, prima Marx, adesso il Papa.
Ma un po' di libero arbitrio, vi fa male. L'illuminismo non vi ha insegnato nulla. Vivete con questi miti, Elio con Fidel e il Che', lei con Marx e il Papa. Ma essere liberi, senza che nessuno vi guidi vi è cosi' difficile. quando vedo certe persone, mi viene una tristezza, ragazzi. Viva il libero arbitrio, viva il libero pensiero. Giovanni un uomo libero.
a me spaventa l'anarchia, caro signor anonimo. pregevole nel pensiero (altrimenti non ci sarebbe nessun progresso) ma deleteria nella contretezza. in quanto al libero arbitrio lei si sbaglia di grosso, molto grosso. ma non sto certo a perder tempo a discuterne con un emerito sconosciuto.
comunque non sono nata per renderla allegro, sa? credo che nel "piano divino" il mio compito sia ben altro. se le trasmetto tristezza è un suo problema. clicchi altrove e non mi legga più, le autostrade telematiche sono infinite.
tanti cari saluti
Vedi Maria come si riduce un uomo presuntuoso che dal fondo della sua ignoranza devastante non riesce a comprendere che una persona può sentirsi libera proprio perchè in grado di SCEGLIERE e vivere la propria vita secondo PRINCIPI ETICI E MORALI a lui incomprensibili? Giovanni, l'uomo libero, AGGREDISCE chi ha delle IDDEE, chi si batte per dei PRINCIPI, chi nella vita sa SCEGLIERE da che parte stare. Dal fondo della sua presunzione e della sua ignoranza il fatto che noi ci battiamo per una società più a misura d'uomo, più giusta e lottiamo contro l'arroganza di chi vuole dominare il mondo ed infligge sofferenze inaudite a miliardi di persone pur di incrementare la propria ricchezza (per poi fallire e far pagare agli altri i suopi debiti....) lo fa sentire triste. Per lui Fidel, Marx, il Che ed il Papa sono personaggi inqualificabili, l'unico essere degno di attenzione è lui, Giovanni. Un uomo libero? No Giovanni, tu confondi la libertà con l'ignoranza, con la mancanza di valori, con l'aggressività e con l'odio. Altrimenti perchè saresti venuto ad aggredire me e Maria in questo blog che dedica un post alla morte di Humberto Solàs? Spero questo ti serva a farti riflettere, forse riuscirai a capire la differenza tra essere liberi ed essere, ignoranti, violenti, vuoti e pieni di odio.
PS. Non mi stancherò di ripetere che questo blog non vuole essere un luogo dedicato allo scontro tra diverse fazioni dove uno può ignorare l'argomento trattato ed approfittare dell'anonimato della rete per dare sfogo alle proprie frustrazioni, ho lasciato l'intervento di "giovanni" perchè Maria potesse rispondergli ma non tollererò altre provocazioni. Ricordo a chi legge che ad ogni post vengo inondato di spazzatura che viene immediatamente cestinata. Continuerò a farlo perchè questo blog possa continuare a svolgere il suo compito di controinformazione. I vari Giovanni possono sfogare le loro invettive in siti dove si riempiono pagine e pagine di insulti.
Grazie signor Elio, di aver cancellato il mio intervento, in parte di scuse. Giustamente a casa sua comanda lei.
saluti Giovanni
bè, se erano di scuse, mi piacerebbe sapere come argomentavano
Inizio con il dire che il marxismo
non avvicina le diversita',vedi i paesi comunisti gelidamente soli.
I paesi marxisti non hanno mai aperto dialoghi con le religioni,riguarda la storia sovietica e cubana,sopprimendo il singolo e la sua unicita'che è dono di Dio.In nome di una collettivizzazione che sulla carta affascina,ma poi delude.
il relativismo che GiovanniPaolo Secondo e adesso Benedetto Sedic.accusano è la prova del caos dei mezzi moderni di comunicazione e del libero pensiero,del consumismo sfrenato e inutile.
dunque senza giri di parole se sei Cattolica,Cristo è equilibrio.
la Pace è equilibrio,il Bene è equilibrio.
non so'se sono stato chiaro.
io non sono quel Giovanni......
Ector
Interessante, disquisizione. Quando si parla di relativismo,io sono senzaltro un relativista, trovo che seguire delle teorie dogmatiche come il marxismo,fascismo o il catolicesimo (con le loro enormi differenze)e via via tutte le altre forme dogmatiche, o avere dei miti senza macchia o colpe, come ad esempio ha il signoe Elio, trova una debolezza del uomo che ha bisogno di seguire cecamente una dotrina. Molto semplicemente io penso e spero che sia possibile dire una propria idea, Che seguendo delle regole di vita, senza però essere schiavi di qualcuno, ma liberi di interpretare, la propria vita.
Giovanni.
p.s. posso sicuramente essere ignorante ma non per questo signor elio mi deve offendere perchè espongo le mie idee pacatamente e democraticamente grazie.
Vedi signor non tanto anonimo "Giovanni", quando intervieni con frasi quali "come ad esempio ha il signo Elio, trova una debolezza del uomo che ha bisogno di seguire cecamente una dotrina" dici solo parole a vanvera, dimostri di non conoscere assolutamente il mio pensiero e questo si chiama arroganza, presunzione, o vedi tu come chiamarlo. Io non ho mai seguito una dottrina, una religione, un'ideologia (qualcuno chiama questo agnosticismo ma a me non interessano le etichette) ma mi sono sempre battutto per I VALORI UMANI che sono UNIVERSALI e si possono trovare in tanti pensieri, credi, religioni o quant'altro e non vedo perchè dovrebbero negarsi l'un l'altro. A me non importa COME uno arriva a fare scelte di pensiero e sopratutto di vita, mi interessa molto invece quello che uno fa, i valori per cui si batte. E mi interessa che lo faccia senza IPOCRISIA, che è il peggiore dei mali che affliggono l'umanità! A parole tutti vogliono la giustizia, l'uguaglianza, la pace, ecc., in pratica troppo spesso succede il contrario. Il capitalismo e la sua faccia crudele, l'imperialismo, sono l'esempio più evidente di questa ipocrisia. Con la scusa di difendere la democrazia in ogni angolo del mondo si porta invece miseria, guerra morte e distruzione. Semplicemente perchè il capitalismo è un sistema disumano basato sull'ingiustizia, sullo sfruttamento e sul dominio dell'uomo sull'uomo. Si privatizzano le ricchezze e si caricano sulle spalle dei più deboli i costi di questi arricchimenti vergognosi, si sfruttano i paesi del Terzo Mondo per arricchire poche persone del mondo ricco. Malgrado questa vergogna i paesi ricchi non riescono a dare risposte ai bisogni più elementari della propria popolazione e sono talmente indebitati (l'Italia è al terzo posto dopo USA e Giappone ma al primo per debito pro capite) che le ricchezze sono aleatorie, non corrispondono alla realtà. Il giorno che dovremo restituire i debiti (e prima o poi quel giorno arriverà, o forse è già arrivato), non saremo più proprietari nemmeno delle nostre case, della nostra tavola e delle sedie su cui sederci per mangiare...... Questa è la triste realtà alla quale l'unica risposta non può che essere il SOCIALISMO che collettivizza le richezze di uno Stato e le utilizza per dare i servizi basilari ai cittadini. Ciò avveniva anche nella tanto bistrattata Unione Sovietica sulla cui fine e sulle reali cause del suo disfacimento si continuano a raccontare sciocchezze. L'URSS non è caduta perchè è fallita economicamente, al contrario l'economia dei Paesi socialisti all'epoca andava meglio di quella capitalista che era in una delle sue continue fasi di regressione. L'URSS cadde semplicemente perchè Gorbaciov si mise a girare il mondo, invitato non a caso dai grandi poteri del capitalismo, a dare conferenze sulla pace e sul disarmo abbandonando il paese in mano ad un ubriacone incoscente manovrato da cialtroni che volevano impadronirsi delle immense ricchezze di quei popopli. E la storia finì con le cannonate contro il Parlamento, cioè con un COLPO DI STATO!!!! Questi sono i fatti, il resto è pura propaganda.
Poi sul COME fare il socialismo si può discutere, ma ciò che è inconcepibile è continuare a voler sostenere un sistema disumano che sta portando l'uomo ed il pianeta alla rovina.
Quanto alle offese, signor "Giovanni", lasciamo perdere, vieni su questa blog, rispetta le sue intenzioni e chi lo frequenta e vedrai che nessuno ti offende. E mi sembra che sia stato tu rispondere in malo modo a Mariarubini tacciandola di superficialità, poca serietà e di contraddirsi per il fatto di essere cattolica e comunista. Una tua convinzione non deve esere necessariamente quella di tutti e non ti dà il diritto, che è sopratutto arroganza, di fare critiche tanto poco gentili. Perciò non fare la vittima se Mariarubini ed il sottoscritto ti hanno risposto in merito.
Per Ector, che non è quel Giovanni..... No, non sei stato chiaro.
Per Mariarubini, ti assicuro che non erano scuse, quella è pura ipocrisia, ecco invece il succo del suo intervento "Signor Elio, guardi che mi sembra un po' esagerato nella sua disamina nelle mie parole. Lei mi sembra pieno di odio,arrogante,aggressivo". E siccome l'avevo appena avvertito....
Scusate, mi spiace ma signor Elio, lei continua ad attribuirmi cose che non ho mai pensato e mai detto.
Io non ho mai detto che la signora Maria sia superficiale, poco seria e di avere contradizioni in termini. Questa è disinformazione!il mio scritto,penso che si possa ancora leggere parlava solo di libero arbitrio, di non seguire per forza dei dogmi. Ecco tutto è la mia idea giustamente criticabile, ma tutto quello che scrive lei non corrisponde a quello che ho detto Io. Saluti Giovanni.
Per la signora Maria,
Guardi, rimango basito per quello che scrive il signor Elio. Ha una capacità a rovesciare le cose come pochi.Le scuse erano rivolte a Lei, che giustamente è libera di credere in quello che vuole, mi scusavo per la frase sulla tristezza, in effetti parole poco felici, le mie.
Le frasi riportate dal signor Elio, sono le sue rivolte a me cito testualmente "Giovanni tu confondi la libertà con l'ignoranza, arroganza, mancanza di valori e odio" a qui la mia risposta censurata chiedevo se era il caso di essere cosi' offensivi per aver espresso un idea. Poi senza citare la "ragion pura" di Kant dicevo che la critica è analizzare . Le proprie ragioni arrivano ai limiti della coscenza e proprio a tal fine poniamo la ragione a giudizio della critica. In soldoni accetto tutte le critiche, ma non le offese.
Penso che la cosa che il signor Elio, abbia poco gradito e quindi censurato il mio scritto, sia la sua dipendenza weberiana, ad alcuni miti.
Giovanni.
se riusciamo a superarele offese e rispettiamo tutti il pensiero dell'altro, forse il dibattito potrebbe anche essere costruttivo. anche lei signor giovanni, mi permetta, se viene a leggere elio e me, e ci dice che le trasmettiamo tristezza, si contraddice. quando a me un personaggio mi intristisce, lo evito. lei invece ci ritorna su questo blog, il che significa che c'è qualcosa che comunque lo incuriosisce e lo stimola. altro che tristezza||
allora le chiedo gentilmente di evitare certi "sbotti" che sotto sotto nascondono altro. e vorrei rispondere ad ector, che mi pare mi abbia posto una domanda interessante.
dunque. io non associo mai maxismo a sovietismo. quello è un tentativo di realizzazione del marxismo, ma il sistema sovietico non è certo quello da prendere come esempio. in tutto. non meno in riguardo all'apertura religiosa, e mi sembra che io la questione dell'oppio dei popoli di marx l'abbia espressa abbastanza chiaramente. quel passaggio, nei sistemi totalitari, è stato completamtne trascurato per questioni di facilità organizzativa.
ora, lei mi dice che il mio equilibrio deve essere Cristo. E ci mancherebbe!! ma vede, l'equilibrio è una questione intima, non collettiva, se parliamo di trascendente e non di politico. E Cristo tale è, quindi intimo. Non posso imporre questo "equilibrio" ad un altro. Lei mi chiede: come fa a conciliare? Le riporto la frase di Camus che condivido e che per me è stata "illuminante": una rivoluzione per essere creativa deve avere una norma morale metafisica che ne equilibri il delirio storico. La mia norma è Cristo. La norma di Elio sarà qualcos'altro. La sua (libertario per quanto possa essere) sarà un'altra ancora. E va bene così. Ma la norma morale comune, dove le diversità si incontrano, quella deve essere comune a tutti. è in quel non-ancora che ci incontriamo tutti.
spero di essere stata abbastanza chiara
buona domenica a tutti
Il dibattatito sarebbe interessante, anche se poco in tema con il post ma questo importa poco, se Giovanni la smettesse di fare la vittima. Non ho intenzione di ripetermi su quanto già detto più volte, continuo a ritenere che Mariarubini sia stata AGGREDITA per il semplice motivo di essersi definita comunista e credente. Se su questo si vuole aprire un dibattito, bene, se invece si insiste con affermazioni finto buoniste che in realtà nascondono accuse pesanti, il discorso cambia e se necessario cancellerò nuovamente ciò che ritengo un volersi accanire furbescamente contro chi manifesta pensieri non condivisi. Per esempio una frase di Giovanni quale "Penso che la cosa che il signor Elio, abbia poco gradito e quindi censurato il mio scritto, sia la sua dipendenza weberiana, ad alcuni miti" ne è un esempio. Queste io le chiamo masturbazioni cerebrali con l'aggravante dell'arroganza di voler dare giudizi su una persona che non si conosce e che ha già manifestato con chiarezza e semplicità il proprio pensiero.
Se volete continuare la vostra discussione su questo sito non ho niente in contrario, se invece si vuole utilizzare questo spazio per AGGREDIRE chi manifesta pensieri SCOMODI alle convinzioni di qualcuno, non mancherò di utilizzare il mio diritto di decidere il da farsi.
Ad Ector vorrei semplicemente rimproverare il suo ritenersi detentore della verità. Non è difficile dimostrare ciò leggendo certe affermazioni quali "vedi i paesi comunisti gelidamente soli", oppure "I paesi marxisti non hanno mai aperto dialoghi con le religioni,riguarda la storia sovietica e cubana".
Che i Paesi comunisti sino stati o siano gelidamente soli è una balla macroscopica. Semmai con loro non intendevano dialogare i paesi capitalisti, ma avevano ed hanno rapporti molto profondi con tutte le altre realtà del pianeta.
Che non abbiano mai aperto dialoghi con le religioni lo è altrettanto. Non mi addentro nella "storia" dell'Unione Sovietica che non ho visuto e che viene interpretata secondo interessi di parte, ma posso parlare della realtà cubana che conosco benissimo in quanto la vivo. Niente di più falso di quanto tui dici, le religioni a Cuba sono liberissime, ci sono molteplici realtà che non vengono ostacolate dal potere politico, solamente non vengono imposte, come purtroppo si usa in gran parte del mondo. Non vorrei fosse proprio questo ad infastidirti ed a farti emettere sentenze assolutistiche completamente fuori luogo.... E se posso darti un consiglio, quando parli di Cuba cerca di uscire dai volgari luoghi comuni messi in atto dalla propaganda "democratica" per denigrare un'esperienza che mette a nudo la crudeltà del capitalismo imperialista.
Devo dare ragione a Elio. A Cuba, ci sono molteplici religioni, la cattolica, la jroba(non so come si scrive scusate), quest'ultima è una religione africana portata dagli schiavi,un misto di credenze tra il cattolico e il pagano come la santeria.Assolutamente non vengono in nessun modo ostacolate. Se si va al santuario della Madonna del Cobre, a Santiago,Sembra di essere da Padre Pio, per la moltitudine di gente, in preghiera.Fraterno saluto Mirco Pereira.
Questo dimostra come su Cuba ci siano molti luoghi comuni, oserei dire che ci siano quasi esclusivamente luoghi comuni. Cuba è una realtà tanto complessa quanto scomoda e molto spesso proprio coloro che si spacciano per esperti, come gli "inviati" delle grandi testate giornalistiche e televisive, raccontano una Cuba che non esiste ma che fa comodo o "bisogna" raccontare. Forse perchè l'esperienza cubana sta a dimostrare la possibilità di poter costruire un mondo migliore e smaschera in modo inequivocabile le contraddizioni del capitalismo che per sopravvivere ha bisogno di costruire il consenso con la menzogna?
Come tu sai, Elio anch'io credo che il capitalismo sia arrivato alla fine.La via del socialismo rivisto e corretto potrebbe essere la via nuova.
Però Elio, Cuba nel 2008, ha ormai poco di rivoluzionario, nel ultimo vent'ennio possiamo parlare di CAPITALISMO DI STATO. Già Lenin e Amedeo Bordiga , avevano espresso questi dubbi. Con Stalin si arriva al capitalismo di stato.
Come tu ben sai nel sistema cubano,è abolità la proprietà privata, ma si riproduce il capitalismo, con la differenza che esiste un solo grande capitalista che è lo stato.Si' pone l' accento sul fatto che non vi è nessuna partecipazione o condivisione del potere da parte del proletariato.
In pratica a Cuba, con il capitalismo di stato cambia solamente il soggetto che attiva lo sfruttamento del proletariato, tramite l ' appropriazione del PLUSVALORE ora è lo stato che possiede i mezzi di produzione e si appropria del plusvalore;perpetrandolo sfruttamento della classe lavotratice. Poi purtroppo, nelle aziende di stato la direzione del lavoro è affidato a burocrati di nomina politica sovente inconpetenti e corrotti.Da qui anche l' ultima riflessione di Fidel sulla corruzione, definita male assoluto della rivoluzione.
La classe dei buracriti diventa sempre piu' potente e ricca, lasciando indietro la classe operaia, avendo quindi lo sfruttamento Uomo sul Uomo. Perdendo cosi' di fatto l'egualismo, e creando due o piu' caste, una ricca formata dai burocrati,(come a Cuba), e una povera formata dal proletariato che ha difficoltà a soddisfare i bisogni primari. Quando tu parli del crollo del URSS, dimentichi che il golpe fu fatto proprio dalla classe dirigente e dai burocrati di stato. Qui poi la storia si fa lunga. Mi piacerebbe conoscere la tua idea, sulla mia disamina dello stato della rivoluzione Cubana. Un fraterno saluto Mirco Pereira.
Nel tuo discorso trovo molte affinità con il mio pensiero. Io, come già detto più volte, non riesco ad inquadrarmi in un filone di pensiero prestabilito avendo sempre avuto una visione libertaria della realtà sociale pur non identificandomi con il pensiero anarchico che è pure esso limitante in quanto ti costringere entro limiti definiti. Per questo cerco di vedere la realtà con il massimo di indipendenza di pensiero e non posso che constatare l'insostenibilità del capitalismo in quanto contrario ai reali bisogni dell'essere umano. Il socialismo contiene invece una visione dello sviluppo dell'individuo inserito in un contesto sociale che mette i bisogni umani in primo piano e vede l'arricchimento personale come una forma di egoismo deleterio per la società e pr l'individuo stesso che privilegia l'avere rispetto all'essere. Rimane il fatto che per edificare una società socialista ideale sarebbe necessario l'Uomo Nuovo di cui parlava il Che. E quì sta il problema, fino a che punto l'individuo sa, o può, rinunciare ai propri egoismi per dedicarsi alla cusa comune? Io credo che l'uomo, contenga in se entrambe le tendenze, quelle della necessità di condividere con i suoi simili la propria esistenza e quella dell'affermazione individuale. Proprio nell'equilibrio tra tra queste due pulsioni sta la soluzione dei conflitti che passano dall'individuo alla società. L'esperienza cubana è a mio parere da giudicare positivamente in quanto ha cercato di affrontare il problema, in parte riuscendeci ed in parte no, come tu dimostri con alcuni esempi. Per questo io mi batto perchè l'esperienza cubana non venga denigrata volgarmente come fanno i nostri media ma venga analizzata con serietà e senza pregiudiziali ideologiche. Contrariamente a quanto sostengono i nostri politici, io penso che serva un superamento a sinistra non un'involuzione capitalista. Che è ciò che pensava Celia Hart Santamaria e la parte più evoluta della cultura cubana di cui non a caso da noi non si parla.
Il tuo intervento meriterebbe risposte approfondite che ora, me ne scuso, non trovo il tempo di elaborare (io passo patrecchi mesi all'anno a Cuba e quando rientro mio tocca dedicare al lavoro quasi la totalità delle mie giornate). In attesa del pensionamento cerco di non lasciar morire questo blog anche se mi rendo conto che necesita di un maggior impegno da parte mia. impegno che purtroppo ora non sono in grado di dare.
Brevemente, le tue critiche alla situazione cubana sono in parte da condividere ma contengono anche una parte di quei luoghi comuni che continuano a farci vedere una Cuba diversa da quella che è realmente. Per esempio quando tu dici che "non vi è nessuna partecipazione o condivisione del potere da parte del proletariato" mi permetto di dissentire. Il proletariato cubano è invece molto ben organizzato e ti assicuro che conta tantissimo nelle scelte degli organismi dirigenti. Contrariamente a quello che succede da noi i vari Ministeri rispondono alle associazioni ed alle organizzazioni sociali che rappresentano. Ti porto l'esempio di Abel Prieto, Ministro della cultura che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente e che rappresenta un settore vitale della società cubana con i quali io ho parecchi contatti e quindi conosco abbastanza bene. Abel Prieto ha un forte consenso proprio perchè riesce a mantenere strettissimi contatti con le associazioni culturali e le consulta sempre prima di prendere delle decisioni, unendo questo alle sue indubbie qualità personali i risultati non possono che essere positivi. Quando un Ministro perde questa capacità e si pone in conflitto con le rappresentanze del settore di sua competenza, rischia la rimozione, e questo avviene abbastanza frequentemente. Poi, come dicevo all'inizio, l'uomo non è perfetto ed anche le rappresentanze a volte seguono logiche diverse da quelle che dovrebbero.
Ti ringrazio per il tuo interessante commento (quando si passa dalla provocazione alla discussione la situazione diventa sempre interessante) e mi scuso nuovamente per le mie risposte solo parziali, cercherò di rimediare in futuro.
ciao eliolibre, ho appena scoperto il tuo blog e desidererei mettermi in contatto con te. mi sto oraganizzando per un lungo viaggio alla conoscenza di Cuba ed avrei bisogno di informazioni. scusa se non ti lascio la mia mail, ma non vorrei ricevere milioni di mail di spam da chiunque passi di qui.
ciao e grazie.
Se mi dici come contattarti sarò ben lieto di poterti esere d'aiuto
Molto interessante, quello che dici.Non conosco il lavoro del ministro della cultura cubano, ma da quello che dici ne deduco un lavoro interessante, mi piacerebbe approfondire.Anni fa ho provato ad andare a qualche riuniune pubblica del CDR, locale, ma ho trovato tanta retorica e basta, purtroppo. Poi dolce sorpresa il presidente del CDR, che conoscevo mi ha offerto della benzina a bassissimo costo!!! che io ho prontamente rifiutato.Come giustamente dici tu, il socialismo lo si puo'migliorare solo dove esiste.Comunque con la batosta dei soldi di carta straccia, che ha preso l' america in questi giorni ne avremmo di belle da vedere!!!
Un fraterno saluto Mirco Pereira.
L'offerta di benzina a basso costo non sempre è un illecito, io ad esempio ho un cugino che ogni mese mi vende 10 litri di benzina a basso costo in quanto spetta gratuitamente a lui per recarsi al lavoro ma visto che non usa l'auto e non la utilizza me la rivende. Comunque non c'è dubbio che ci siano dei presidenti di CDR che fanno qualche traffichetto.... Quello del mio CDR è una persona correttissima, ma non tutti sono uguali. Però se pensiamo agli illeciti che commettono i nostri politici appena hanno un po di potere, non c'è assolutamente paragone.
L'arrangiarsi per arrotondare il magro salario a Cuba, che non è assolutamente quello stato di polizia che ci vogliono far credere, viene tollerato se rimane nei limiti della decenza e non compromette l'erogazioni dei servizi sociali, se si supera il limite allora si intraprendono misure drastiche. Come in questi giorni in cui qualcuno cerca di approfittare della situazione conseguente ai disastri causati dagli uragani e della ricostruzione in atto, la lotta agli sciacalli non risparmia nessuno.
un saluto al volo, ringraziandoti per il tuo commento, e spero che ci informerai sempre dlela vita a cuba, perchè l italia ha un disperato bisogno di sapere e raffrontarsi con gli altri paesi mondiali, per capire un scorcio di realtà. saluti
Sopratutto su Cuba sarebbe ora di farla finita con i soliti volgari e stupidi luoghi comuni.
Vedi se sul tuo sito riesci a trovare lo spazio per fare un po di buona informazione su quella bellisssima esperienza non a caso tanto bistrattata dagli approffittatori dei nostri regimi "democratici" che fanno soldi creando debiti enormi poi lo Stato, con i soldi dei cittadini, interviene a salvarli. Il socialismo al contrario, che bella trovata!!!!!
Per Elio,se parli di Cuba e pensi di avere solo tu risposte vere,sbagli.
Molti la conoscono,me compreso,che ci vivono e ci hanno fatto pure casa!Tutto regolare!!
Io in 1o anni che vad a Cuba solo una volta ho visto un prete in strada....non è una balla.
Vicino casa mia ci sono 2 suore dell'ordine di Madre Teresa di calcutta.e non a caso!
La religione a Cuba non vive situazione favorevole.
Ultimamente a pinar del rio,dopo il ciclone,volevano restaurare una chiesa.Erano gia pronti i soldi,fondi venuti dall'estero,li hanno bloccati.Autorizzazione negata da un dirigente locale.
purtroppo Cuba è in mano a gente ignorante,avvelenata da una forzata campagna contro tutto quello che viene da fuori.
D'altronde anche tu parli contro i paesi capitalisti,pero ci navighi dentro fino al colo,America compresa.Io l'ho visitata e ti posso dire che è un paese meraviglioso!
Un paese che non si caga sotto,che ha il coraggio di cambiare elegendo,speriamo sia vero,il primo presidente nero della storia.....
VI PARE COSA DA NULLA!!!
facendo fuori quei squali indecenti
pro bush!!
ector
Ector, pretendi forse che un simile intervento meriti una risposta? Buona fortuna.
Diario, ho cercato sul tuo sito ma non ho
trovato il tuo indirizzo mail. Quanto
agli spam, credo che puoi stare
tranqullo, sul mio sito ho sempre
eliminato interventi di provocatori e
compagnia bella ora interviene solo
saltuariamente qualche imbecille a
provocare ma lo induco presto a
desistere.
Fammi sapere come posso esserti
d'aiuto, farò volentieri quello che
posso.
Ciao
le suore di madre teresa di calcutta stanno pure alle porte della città del vaticano. anche lì non a caso.
saluti ector... ma perchè non fa casa in america? per la sua salute psichica, lo dico eh.
Maria, io a uno che scvrive "purtroppo Cuba è in mano a gente ignorante" "D'altronde anche tu parli contro i paesi capitalisti,pero ci navighi dentro fino al colo,America compresa" non riesco proprio a rispondere, non so proprio cosa dirgli. Preferisco scrivere sul tuo blog.
Non sai cosa rispondere,perche pensi di sapere tutto su Cuba,pensi di sapere tutto quello che succede.Non accettare critiche è un segno di debolezza,pero'usi il tuo diritto a farle(giustamente)e te ne vanti!
Per Maria,alle porte del vaticano,precisamente dove?
vedi ancora non si riesce a capire la fortuna che abbiamo di vivere nel primo mondo.quelli che vivono in paesi come Cuba,o generalmente il sudamerica,anelano al nostro mondo.
faccio un esempio pratico.
I pannelli solari che io vedo in Sierra maestra nei villaggi dove la corrente elettrica non c'è,e dove vengono usati negli ambulatori per riscaldare l'acqua...Sono frutto della libera ricerca occidentale o di quella socialista.Anche le biciclette elettriche che sempre piu vedo in giro per cuba,per problemi di energia(non per ecologismo),i pannelli fotovoltaici che ,spero,saranno una risposta al petrolio....sono frutto del libero pensiero e ricerca occidentale o socialista.Cuba a la fortuna di usare le virtu'(a volte,non sempre)dell'occidente..o no!
buona domenica.
ector
Ector, oltre a stupida confusione e maleducazione (Non sai cosa rispondere,perche pensi di sapere tutto su Cuba,pensi di sapere tutto quello che succede.Non accettare critiche è un segno di debolezza,pero'usi il tuo diritto a farle(giustamente)e te ne vanti!)
sei pure una persona molto grossolana ed ignorante. Il fatto di "avere la fortuna di vivere nel primo mondo" più che inorgoglirci dovrebbe farci vergognare! Perchè esiste un primo mondo ed un Terzo Mondo non te lo sei mai chiesto? Ti sei mai posto il problema del saccheggio del primo mondo ai danni del Terzo Mondo? Sai che fine hanno fatto, visto che parlimo di Cuba, gli indigeni dell'isola? Oltre ad averli rapinati di quello che c'era sull'isola sono stati TUTTI massacrati!!!!!! E questo è successo in tutti quei Paesi che immancabilmenmte sono diventati Terzo Mondo!
Quanto ai miracoli tecnologoci frutti del libero pensiero mi permetto di dirti che tratti anche questo argomento con superficialità e totale ignoranza della realtà. Guarda che confondere libera ricerca e libero pensiero con l'occidente è veramente da incoscenti. Il libero pensiero, di cui la massima espressione è stato l'anarchismo, in occidente, come in tutto il mondo, è stato eliminato dalla violenza del potetre. Le conquiste tecnologiche invece sono più frutto delle lotte del proletariato per il diritto allo studio ed all'emancipazione che del capitalismo che si è limitato a sfruttare economicamente le scoperte, le invenzioni ed il lavoro degli uomoni, sia come singoli che come popoli. E quì torniamo inevitabilmente al Terzo Mondo, al quale vengono rapinati, lo dice benissimo Fidel quando parla di "robo de celebros", ai paesi poveri per essere sfruttati dai paesi ricchi. Poi sostenere che le conquiste tecnologiche sono frutto del capitalismo è veramente una grande balla. Le conquiste sono sempre frutto del lavoro collettivo, nessuno ha mai inventato niente se non partendo dal lavoro di altri e solo il lavoro di molti, ognuno con le proprie mensioni, dallo scenziato all'operaio, permette di realizzare il progresso tecnologico. Che poi il frutto di questo lavoro venga sfruttato dal capitalismo è indubbio, ma quanto ai meriti, per favore......
Poi sulla frase "Cuba a la fortuna di usare le virtu'(a volte,non sempre)dell'occidente..o no!" lascio all'intelligenza di chi legge trarne le giuste conclusioni. A me risulta che Cuba in campo scentifico abbia delle eccellenze ammirate da tutto il mondo e le metta a disposizione di tutti, anche gratuitamente per i poveri che altrimenti non potrebbero accedervi. Al contrario coloro che vorrebbero erigersi a paladini delle libertà rispondono con uin vergognoso e criminale embargo condannato ripetutamente in tutte le sessioni internazionali, dal defunto Pontefice e dell'attuale Papa.
Vedi Ector, l'odio ideologico porta a vedere le cose in maniera completamente distorta e vedi sempre nell'altro il portatore di dogmi che invece sono tuoi, quello che scrivi lo dimostra in maniera lampante. Il sottoscritto, che tu tacci di partigianeria filocubana, è un libero pensatore che non si è mai riconosciuto in nessun filone di pensiero strutturato, non mi sono mai definito comunista, e nemmeno anarchico come il fatto di essere profondamento libertario potrebbe far credere. Cuba io non l'ho mai idealizzata (non ho mai partecipato a manifestazioni sventolando bandiere del Che o di Fidel), semplicemente nel mio girovagare per il mondo alla scoperta della realtà che mi circonda, mi sono imbattuto in Cuba e l'ho trovata il paese PIU' GIUSTO DEL MONDO ed ho deciso di farne la mia seconda patria. Che a te non piaccia è un problema tuo, mi chiedo solo perchè ci hai fatto una casa in un paese che detesti mentre l'esaltazione del "libero" occidente sembra eccitarti al limite dell'orgasmo....
Ector,prova a leggere "Le vene aperte dell'America Latina" di Eduardo Galeano,servirà ad aprirti gli occhi su quello che era questo continente prima del saccheggio spagnolo.
Ottimo consiglio. Speriamo venga seguito.
Amo Cuba piu degli Stati Uniti,meno dell'Italia,pero!Io sono contro il socialismo terrificante dei barbudos,non di Cuba o dei Cubani,oggi casta inattaccabile...dal popolino cubano,non da quelli come me che in fin dei conti abbiamo sempre il biglietto di ritorno.
Parlare del 1500 adesso e della storia dei popoli senza mettere in campo i fattori di allora,che caratterizzavano la realta',io che ho la terza media,è francamente da ignorante!
Io sono ignorante!!è vero!! ho fatto l'esempio dei pannelli solari,tralascio il fatto degli operai che inventano e i ricchi rubano,pero tu mi rispondi che non è vero...ossia che Cuba è avanzata nella ricerca....(anche mio padre lo crede)che non ha bisogno di nessuno.....ecc ecc
Piu che allineato con la propaganda! Fidel crede che i ricchi rubano i "cervelli"(se no quale scusa puo usare),io penso che gli individui proprietari di questi "cervelli"esercitano un loro
diritto.
Penetrare lo spazio come e dove si vuole!!!
Mi fai un esempio anche tu?
Sulla ricerca socialista....
Potete leggere "MEA CUBA"
G.C.INFANTE.
ector
Scusami se non ti rispondo, ma non ce la faccio proprio ad affrontare una discussione tanto misera. Tieniti le tue convinzioni e le tua confusioni, leggiti Infante ed auguri a tuo padre. Fine della puntata.
ciao elio. ti chiedo una cortesia. una certa cassandra mi ha lasciato un commento in spagnolo sul mio articolo su cuba. non conosco lo spagnolo ma mi pare di capire che si tratta di abbandono di militari dall' havana per problemi economici dopo i cicloni. mi faresti la cortesia di venire a dare un'occhiata e spiegare?. grazie
un abbraccio
Fatto Maria. Ho commentato anche l'altro schifoso intervento denigratorio e falso della Cassandra. Una persona che scrive come qualcuno che conosco bene....
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