lunedì 23 aprile 2007

Democrazia o farsa? Il pensiero di Fidel Castro


Si fa un gran parlare di democrazia, di Paesi democratici e Paesi sotto dittatura. Si dicono sempre le stesse cose, frasi fatte, come fosse vangelo. Proviamo a vedere cosa ne pensa della nostra democrazia uno che l'ha sempre rifiutata. Attenzione però, prima di leggere acertarsi di avere una grande fede democratica. Se non siete abbastanza forti potreste capitolare.....

FIDEL CASTRO E LA DEMOCRAZIA
Tradotto dal libro: Elecciones en Cuba: farsa o democracia?

La democrazia per me significa che innanzitutto i governi operino intimamente vincolati con il popolo, nascano dal popolo, abbiano l'appoggio del popolo, e si consacrino interamente a lavorare e a lottare per il popolo e per gli interessi del popolo. Per me democrazia implica la difesa di tutti i diritti dei cittadini, fra essi il diritto all'indipendenza, il diritto alla libertà, il diritto alla dignità nazionale, il diritto all'onore; per me democrazia significa la fraternità fra gli uomini, l'uguaglianza vera fra gli uomini, l'uguaglianza delle opportunità per tutti gli uomini, per ogni essere umano che nasce, per ogni intelligenza che esiste.
E dico che la democrazia borghese capitalista non contiene nessuno di questi elementi, perché, mi chiedo, come si può parlare di democrazia in un paese dove c'è una minoranza con immense fortune e altri che non hanno nulla; qual è l'uguaglianza, la fraternità che può esistere fra il mendicante e il miliardario, quali diritti hanno i poveri, gli espropriati, gli sfruttati. Quindi si tratta di un vecchio trucco del capitalismo, una vecchia menzogna, una vecchia storia; quello che hanno fatto è di stabilire un sistema di dominazione utilizzando tutti i mezzi della ricchezza, tutti i mezzi della pubblicità, con tutti gli strumenti nelle mani di una classe che mantiene la discriminazione e l'esclusione del resto della società alla vera partecipazione e alla vera possibilità di esercitare i suoi diritti.
Si parla della democrazia greca come esempio, della democrazia dell'epoca classica della Grecia. Atene, che era il prototipo della democrazia, aveva 40 mila cittadini, fra uomini, donne e bambini, e 90 mila schiavi; quegli schiavi credo che si dividessero in 35 mila che lavoravano in attività manuali produttive e nell'agricoltura, 20 mila donne lavoravano nei servizi domestici, 10 mila bambini schiavi prestavano servizi diversi e 25 mila schiavi lavoravano nelle miniere. Per ogni uomo, donna o bambino libero ad Atene, c'erano più di due schiavi; perfino i grandi storici, i grandi filosofi, avevano schiavi - non li voglio criticare, comunque non potevano peggiorare il quadro di quella società -, lo schiavo non era nulla, era un essere umano che poteva essere venduto, comprato, lo si poteva privare della vita, di tutto.
Mi chiedo, in realtà, qual è la grande differenza che esiste fra quella società e queste che esaltano l'imperialismo e i suoi seguaci? Per esempio, ripenso a Martí; Martí non concepì mai questa forma di democrazia. Ripenso a Bolívar; Bolívar non concepì mai questa forma di democrazia per i paesi dell'America Latina ma, al contrario, era critico verso chi proponeva di imitare le forme di organizzazione politica di Francia e Stati Uniti.Questi grandi pensatori della nostra America non si identificarono mai con questo tipo di democrazia che altri ci vollero imporre, e che fino ad ora hanno imposto o stanno cercando di imporre, il cui risultato è stato quello di debilitare le nostre società, frammentarle in mille pezzi, ridurle all'impotenza nel risolvere i problemi. Una democrazia nella quale non c'è nessuna partecipazione realmente popolare; una democrazia nella quale molte volte le opinioni sono manipolate dai mezzi massivi di comunicazione, dove i criteri e le decisioni della gente sono influenzati in modo determinante dalla pubblicità, dalla propaganda, con metodi - definiti scientifici, incluso - l'influire nella mente della gente.
Mi sembra uno show veramente ripugnante quello che succede in molte di queste forme definite democratiche. Nel tipo di propaganda elettorale che in esse si usa fare, si può "apprezzare" che il denaro si converte nel fattore decisivo dei risultati. Negli Stati Uniti e in tutte le parti, coloro che non hanno ricchezze non possono proporsi nessun obbiettivo politico perché sono esclusi, sono eliminati. In America Latina ci sono campagne elettorali nelle quali si investono, per esempio, più di 100 milioni di dollari, 200 milioni di dollari, 300 milioni di dollari in propaganda. Che democrazia è questa, se l'obiettivo è condizionare gli elettori nella stessa misura che si usa condizionare i consumatori perché bevano Coca Cola o fumino, o consumino un profumo, o utilizzino un prodotto od un altro? È così che si concludono tutte queste campagne.Tantomeno credo nell'imperiosa necessità del pluripartitismo. Credo che per i nostri paesi, e specialmente per un paese come Cuba, una delle cose più importanti è, precisamente, l'unità delle nostre forze, l'unità del paese, che ha reso possibile la resistenza di fronte a tutte le aggressioni degli Stati Uniti, di fronte a tutte le minacce. Come avrebbe potuto resistere il nostro paese se fosse stato frammentato in dieci pezzi?
Tutto questo oggi è un meccanismo strumentale, nella sua essenza comprende tanto le idee politiche dell'imperialismo quanto le idee economiche e le idee sociali dell'imperialismo. Questo è ciò che si suole chiamare democrazia. Per me invece è tutt'altra cosa.Penso che il nostro sistema è incomparabilmente più democratico di quello degli Stati Uniti.
Non si può dire che la democrazia è nata ad Atene; quella instaurata ad Atene era una società di classe. Credo che perché esista una vera democrazia deve sparire lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Sono assolutamente convinto che dove esiste una enorme disuguaglianza fra gli uomini non può esistere la democrazia.
Fidel Castro

23 commenti:

Francesco ha detto...

Ciao Elio,
questo scritto lo tengo incorniciato a casa mia e ben in vista...W Fidel W Cuba

Anonimo ha detto...

Caro Elio ho inviato il tuo post ad un amico, di sinistra e che vota a sinistra, ma che continua a ripetere che Fidel e' un dittatore.
L'impero degli USA ha purtroppo fatto "scuola di pensiero" o per meglio dire un "lavaggio di pensiero" ben radicato nelle coscienze piu' o meno attente dei popoli ed in particolare in quelli cosi' detti "liberi" !

hasta siempre

e' gia' due anni che non vado a Cuba, la nostalgia mi pervade.
Un INCONTRO dei POETI a CUBA,
" POESIE SOTTO LE STELLE "
il titolo possibile della serata.

Io offro la cena, ed Elio ci ospita per una sera!

Un SOGNO POSSIBILE?

el gaviota,
in attesa di volare

Eliolibre ha detto...

Una cena all'Avana con i poeti? Come no! La mia casa cubana è sempre aperta agli amici ed ai poeti. Spero di avervi tutti ospiti al più presto.
VIVA IL 25 APRILE!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Se a Cuba si sta così bene perchè non vi trasferite tutti là. Con la democrazia che c'è sarete tutti felici e contenti

Francesco ha detto...

Caro anonimo,
bella domanda.
Penso altresì, che la risposta ad una domanda del genere sia di dominio della mia cerchia famigliare o delle persone che amo.
Posso dirti comunque in tutta franchezza, che andrei a vivere a Cuba in questo momento, in totale serenità e consapevolezza.
UNA, CENTO, MILLE CUBA….W LA REVOLUCION

Francesco ha detto...

PER LA CENA SE MI VOLETE IO CI SARO'

Salserodialbosaggia ha detto...

ottimo lo scritto di Fidel, purtroppo a volte gli intenti non si traducono in fatti anche nella "sua Cuba" ci sono disuguaglianze inconcepibili e divieti non condivisibili da parte dei residenti Cubani a discapito del turismo....quante volte bisogna sacrificare la popolazione autoctona, questo mi fà rabbia, ma niente al confronto della corruzione e burocrazia nostrana...il "PD" insegna.... e dire che non volevamo morire DEMOcristiani... scusa Elio la criticità ma a volte serve....

Ciao Massimo

Eliolibre ha detto...

All'anonimo non serve rispondere, ha già risposto magistralmente Cecco si.
Per la cena caro Cecco devi preparare una poesia degna dell'occasione! Ma non ho dobbio in proposito, col tuo talento....
Salsero, io non sarei così drastico nel giudicare l'esclusione degli autocnoni. Guarda che Cuba è un Paese del Terzo Mondo e le economie di questi Paesi non possono permettersi nemmeno lontanamente le ricche (o misere, dico io) vacanze così come le intendiamo noi. E fanno invece benissimo a sacrificare alcune ristrette zone dell'isola, alla sete ed alle illusioni dei capitalisti nostrani. Se con quelle entrate possono offrire sanità ed istruzione ai cubani, mi sembra un'ottima scelta. Ma non devi assolutamente scusarti per le critiche, servono per far discutere. E non è che necessariamente abbia ragione io.
Fammi avere notizie della tua novia. Ci sei per il Primo maggio a Ponte?

Anonimo ha detto...

Caro CECCO, nella "metafora dantesca" ( guido io vorrei che tu lapo ed io ...) TU eri ovviamente presente; grazie per il sostegno al mio SOGNO!
Adesso dobbiamo attendere il SOGNO di SABBIA! Spero non si sia montata la testa con i tuoi complimenti.

p.s. un'altro INCONTRO DI POETI dal titolo "POESIE SOTTO IL SOLE", lo terremo a casa mia, in SICILIA,
siete gia' invitati, ditemi quando!
COUSCOUS di pesce( tradizione araba),vino bianco(inzolia), Ron, CUBA nel Cuore,e... Parole d'AMORE!
ELIO, sei il primo invitato!

hasta siempre, ragazzi.

mirco ha detto...

Elio mi è arrivata fresco di stampa la terza ristampa de 100 horas con fidel.spero di poter cominciare a leggerlo al più presto.Dicono che è una versione un pò più arricchita di quello di Minà.

robby ha detto...

Eccomi, sogno di sabbia...non mi sono montata la testa, no...
Sarebbe bellissimo un incontro di poeti e non, di amanti di Cuba e di sognatori con Cuba nel cuore.. perche'....
" il vero rivoluzionario e' guidato da grandi sentimenti d'amore.."

Eliolibre ha detto...

Sarà dura Kalos venire in Sicilia, mi piacerebbe tantissimo, ma purtroppo quando sono in Italia devo lavorare molto, altrimenti addio Cuba! Comunque non si sa mai.... non mi spiacerebbe assaggiare l'Inzolia, che non conosco ma penso che la tua terra non possa che produrre vini prelibati.
Mirco, 100 ore con Fidel è semplicemente straordinario, un libro che passerà siuramente alla storia.
L'amore Robby a Cuba è di casa, in tutti i sensi. Prova ad andare sul blog di Cecco sì, parla di suo suocero, un bellissimo ritratto di un cubano vero, che non sogna il consumismo ma ama la sobrietà ed i valori umani che come a Cuba non li trovi da nessuna parte.
Hasta siempre amigos
Que Viva Cuba y Que Viva Fidel!!!

robby ha detto...

Gia' fatto!!
il ritratto di una persona vera,
bellissimo ed emozionante...
da leggere e capire nella sua profondita' per tutti quelli che vivono di fronzoli inutili o meglio
consumistici.

besos, Robby

Anonimo ha detto...

Guido, Lapo , Dante.(rimembranze liceali, ne e' passato di tempo).Grazie Cecco, Roberta, Elio per avermi riportato indietro, cosi' piacevolmente.
Certo la CENA, nel copione , era prevista in quattro, ne rimango un sostenitore.
Elio dovrebbe partire in giugno,se non erro, potrebbe essere un periodo in cui convergere.

PRIMA C'E' IL SOGNO, POI LA REALTA'.
kalos

Eliolibre ha detto...

Per la cena all'Avana sono sempre a disposizione con molto entusiasmo. Rimane in forse la data della mia partenza, in questo periodo sono sommerso dal lavoro. Grazie alla Finanziaria, che prevede sconti fiscali a chi fa interventi per ridurre i consumi energetici, il mio ufficio è sommerso da pratiche per la richiesta dei finanziamenti e passo intere giornate a progettare impianti e produrre Certificazioni Energetiche. E non è che ne abbia una gran voglia.... Ma bisogna pur guadagnarsi il pane.
Per queste ragioni ho sospeso la partenza prevista per il 27 giugno, a data da destinarsi.
Vi terrò al corrente. E fatemi sapere anche voi quando partite.
Hasta pronto

Conciencia Personal ha detto...

Qué tiene Fidel que unas veces es tan amado y otras tan odiado, qué lo hace ser diferente??? quizá es un hombre que comulga con las palabras y con lo hechos.

Besos amigo, Monique.

Eliolibre ha detto...

Es un hombre que comulga con las palabras y con lo hechos. Claro que si!!!!
Magari ce l'avesimo noi un Presidente che fa seguire i fatti con le parole.....
Chao amiga

Anonimo ha detto...

Concordo in parte con fidel sucosa pensa lui di democrazia,ma è questo il bello:opinioni diverse per confrontarsi e migliorarsi...
Non ci sono parole per descrivere Fidel...Fidel è Fidel un uomo amto dai cubani che gli devono la vita perchè sono alte le probabilità che senza di lui sarebbero finiti schiacciati da un sistema dittatoriale imperialista by U.S.A.che succhia l'individuo fino all'osso ma non per il bene dello stato dell'individuo (il che è comunque sbagliato),ma per il bene di un altro stato...Quando il lèader maxìmo morirà, se dio vuole il più tardi possibile, ho serie paure riguardo le sorti di cuba che ha vissuto circa cinquant' anni di libertà e non di oppresssione capitalista. Se qualcuno avese voglia di discutere o comunicare con me su qualsiasi tipo di argomento come questi per esempio lascio il mio contatto msn orfyche@hotmail.it


Ricordando el che con todo el fervor revolucionarìo

Eliolibre ha detto...

Sembra che la successione a Fidel stia avvenendo in modo indolore anche se si notano dei cambiamenti. Il passaggio dei poteri è già praticamente avvenuto e Fidel sembra intenzionato ad assumere un ruolo di guida morale per i cubani. Ultimamente le sue "riflessioni" stanno toccando temi molto importanti, non solo per Cuba. Speriamo che la salute, dice che si sta curando "come un paziente ubbidiente", gli permetta di continuare in questa sua importantissima opera che viene sempre più apprezzata da tutti i poveri della terra.

Anonimo ha detto...

comunisti

Anonimo ha detto...

Anonimo, perchè non ti firmi? Un pensiero simile merita la candidatura al Nobel, ma se non si sa chi sei....

dodo ha detto...

mah, a dire il vero è un discorso pieno di retorica e scarso di contenuti filosofici profondi. E' un discorso semplice, scritto volutamente con un linguaggio banalmente superficiale. E' un discorso per tentare di dare contenuti morali a un sistema di potere assolutamente antidemocratico e conservatore di interessi oligarchici che al contrario dei paesi liberali, dove il potere si traduce spesso in "denaro", in questo senso porta molte analogie con monarchie assolute del vecchio continente del 700.
Come argomenti riprende temi che tendono ad incolpare l'altrui politica anche per le proprie disgraziate scelte, cercando di ottenere un consenso antidemocratico, allo scopo tra l'altro di cercare di sedare le pulsioni di libertà della gente, perchè oppositori politici e divulgatori di idee liberali non possono sempre essere messi a tacere con la forza... prima o poi riemergono, magari con altre facce e altri nomi.
ciao

Eliolibre ha detto...

mah, in quanto a discorsi pieni di retorica e scarsi di contenuti filosofici profondi, mi pare che nemmeno tu sia eccelso.... ci trivo un mucchio di luoghi comuni.
Comunque non ho ne la voglia ne il tempo di riprendere una discussione di due anni fa.
Ciao.