sabato 6 settembre 2008

PABLO MILANES EN LA TRIBUNA ANTIMPERIALISTA


L’inconfondibile voce di Pablo Milanès ha chiuso il ciclo di spettacoli estivi che nello stupendo scenario della Tribuna Antimperialista Josè Martì sono stati offerti durante tutta la stagione alla gioventù ed al popolo habanero. L’autore di temi memorabili come “Yolanda” e “Para vivir”, ha offerto un concerto indimenticabile della durata di oltre tre ore. In scena con Pablo, oltre alle figlie Haydèe, Lynn e Suilèn, alcuni importanti musicisti cubani che si sono offerti di accompagnare l’amico e maestro in questa importante serata. Con Polito Ibañez ha eseguito “La soledad”, con Santiago Feliù “El breve espacio”, con Robertòn de Los Van Van “Identidad”, con il trovador matancero Raùl Torres “Candil de nieve”. Indimenticabile l’esecuzione di “Ámame como soy” in coppia con Omara Portuondo. I più giovani si sono entusiasmati quando sul palco con Pablo si sono alternati David Blanco, Haila Maria Mompiè, Kelvis Ochoa e Los Aldeanos. Infine, ospite d’onore, il trovador portoriqueño Andy Montañes che con il suo album “Lineas paralelas” si è meritato recentemente il Premio Grammy Latino.

Tribuna Antimperialista, Malecòn e vie adiacenti ovviamente stracolme di gente, sopratutto giovani, che hanno accompagnato le esibizioni cantando e ballando. Un’altra domostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, di come la musica cubana impegnata a difesa della Revoluciòn, sia più viva che mai. Contro la sete di dominio dell’impero, le sue trame e le sue guerre, la voce di Cuba continua a farsi sentire ed a coinvolgere sempre più persone in difesa dei valori umani, dell’indipendenza dei popoli e dell’unità latinoamericana. E non invano visti i grandi cambiamenti in atto in America Latina dove, dopo pochi giorni dall’insediamento alla presidenza del Paraguay di Fernando Lugo Mèndez che ha posto fine ad oltre sessant’anni di dominio della destra, proprio ieri anche l’Honduras ha aderito all’ALBA (Alternativa Bolivariana per le Americhe), l’organizzazione che già vede partecipi Cuba, Venezuela, Bolivia e Nicaragua in un progetto di collaborazione economica alternativo alla famigerata ALCA con la quale l’imperialismo intende impossessarsi sempre più delle ricchezze dei paesi latinoamericani. Il Presidente hondureño Manuel Zelaya Rosales ha affermato con fermezza e senza timori reverenziali che l’Honduras non deve chiedere il permesso a nessuno per aderire all’ALBA, sancendo così la fine della dipendenza del suo paese dai condizionamenti statunitensi. Il Presidente Zelaya ha ricordato che i popoli dell’America Latina sono stati sottomessi per secoli senza poter raggiungere l’indipendenza economica, alimentare ed energetica, ora sono necessari cambiamenti strutturali radicali e L’ALBA è sicuramente un buon inizio.
Come ha sostenuto Pablo Milanès dopo il concerto, il processo rivoluzionario continua ad essere sostenuto dal popolo cubano e tutto il latinoamerica si sta mobilitando per la fine della dipendenza dall’imperialismo. “L’antimperialismo è sempre stato presente nel mio lavoro e nel mio pensiero” ha sostenuto il grande trovador cubano alla fine dell’entusiasmante concerto.
A proposito, di cosa hanno parlato oggi i nostri TG ed i nostri giornali? Sono quasi due mesi che non li ascolto e non li leggo, giuro, non ne sento la mancanza. Anzi, mi evito inutili arrabbiature, specialmente quando parlano i leader della “sinistra”.

8 commenti:

Spartacus Quirinus ha detto...

OT.
Ho provato ad inviarti un'e-mail all'indirizzo inserito in kilombo (e...b....@ti...it) ma è tornata indietro per bad address... avevi postato due volte mentre per le regole di Kilombo è possibile solo un metapost al giorno. Questo è dunque stato sospeso.
Spartacus Quirinus (redazione Kilombo)
PS. puoi confermare la tua mail?

Eliolibre ha detto...

L'indirizzo è corretto, controlla di non aver fatto qualche errore di battitura.

Anonimo ha detto...

In questa fantastica estate, di spettacoli e cultura rivoluzionaria cubana, purtroppo è mancato uno spettacolo concerto, del gruppo cubano "pornoparariccardo", gruppo rock satirico.Il leader Gorki Aguila, infatti non ha potuto partecipare alla rassegna perchè arrestato dalla polizia cubana per perlicolosità e rischia quattro anni di galera,(non era chiaramente stato invitato) per un paio di canzoni di satira su Raul e Fidel, nel album "a mi no me gusta la politica" in questo cd sequestrato e censurato, compare anche una bellissima canzone italiana, in versione spagnola "ho visto un re" di Jannacci e il grande Dario Fo. Peccato che i cubani non potranno mai ascoltarla........

Eliolibre ha detto...

Perchè non vai a raccontare le tue mezze verità da un'altra parte anonimo conosciuto? L'arresto del rocchettaro che tu dici è dovuto a tutt'altro che al contenuto delle sue canzoni, se uno è un famoso artista (chi lo conosce mi assicura che è tutt'altro) se commette reati viene processato come qualsiasi altro cittadino (un po' diversamente da quello che succede nella nostra "democrazia"). Al processo era presente la più FAMOSA blogger Cubana che fa la vittima del sistema scrivendo quotidianamente contro il governo di Cuba direttamente dal suo Pc all'Avana dove miracolosamente da quando si dedica a questa "attività" fa la vita da riccastra.... Scrivere contro il Governo cubano ha il suo tornaconto....
Comunque il tuo scritto giunge a fagiolo, come si dice. Mi dai lo spunto per raccontare un fatto che illustra come i cubani non siano affatto delle vittime della Revoluciòn ma ne siano i protagonisti ed i difensori. Durante il concerto di Pablo Milanès uno scalmanato ha ioniziato a disturbare i presenti e lo stesso Pablo pretendendo di salitre sul palco, fermato dal servizio d'ordine ha iniziato a lanciare insulti al Governo, alla Revoluciòn, a Fidel, a Raùl ed al popolo cubano in generale. A questo punto la reazione dei presenti è stata unanime, il soggetto è stato bloccato dai presenti e trascinato ai bordi della Tribuna Imperialista e consegnato alle forze dell'ordine che lo hanno allontanato mentre continuava a dare in escandescenze. Un fatto del genere in Italia avrebbe finito per essere spettacolarizzato o sarebbe finito in tragedia. Quanti giovani hanno pagato con la vita per il semplice fatto di non essere in linea con il nostro pensiero dominante, o semplicemente perchè frequenta un circolo autogestito? Fare un elenco sarebbe molto lungo e triste anche per chi vuole farsi passare per difensore delle libertà. Anche per chi guarda i fatti del mondo in modo strabico....

Anonimo ha detto...

Allora tu puoi credere a quello che vuoi, l' arresto e il sequestro del disco di Gorki, sono per reati di pericolosità preventiva(se ci spieghi che legge libere sono) La storia che hai raccontato del "disturbatore" non centra nulla con la mancanza di satira a Cuba. Comunque qui siamo in democrazia, tu sei libero di dire e scrivere quello che vuoi. Forse a Cuba no. Saluti....

Eliolibre ha detto...

Facciamo che tu continui a goderti la tua "libertà" di dire quello che vuoi nella tua "democrazia" dove tutti i mezzi di comunicazione sono in mano AI PADRONI, mentre io mi godo la "dittatura" cubana dove questi mezzi sono DELLO STATO cioè di TUTTI. Ad ognuno il suo, mi sembra giusto no?
Quanto agli incarcerati, prova una volta a fare un confronto tra quanti lo sono a Cuba e perchè e quelli che lo sono Italia (non dico negli Usa, sarebbe pretendere troppo) e perchè, poi fai quattro conti. Magari non ti tornano e cominci a porti qualche dubbio tra supposte "democrazie" ed altrettanto supposte "dittature". Chissà mai che ti renda conto che sono entrambi dei regimi e ti venga la voglia di cercare di capire quale dei due è più idoneo alle esigenze dell'essere umano. Potresti anche capire come mai la "democrazia" possa produrre tanta ingiustizia, tanta povertà e tanta violenza. Ma credo che siano parole al vento, ho la sensazione che non sei un tipo che voglia mettere in discussione le proprie convinzioni. Io l'ho fatto ed ho scoperto un mondo molto diverso da quello che mi avevano convinto che fosse....

Anonimo ha detto...

Stavo cercando notizie su Pablo Milanes, ho letto delle cose veramente inesatte, e false da parte del gestore del blog. Quella sera c'ero anch'io, la protesta non è come la raccontate qui. la protesta da parte di una 15 di persone, fu repressa con violenza dalla polizia e furono portate via le persone a forza. Perchè raccontare bugie di questo tipo. Comunque ci sono anche fotografie eloquenti del fatto:http://www.desdecuba.com/generaciony_it/?p=101

Rimango allibito da le bugie che si possono raccontare.
Saluti Romy Cuantas.

Eliolibre ha detto...

Continua pure a rimanere allibito, quì si raccontano solo fatti a cui il sottoscritto ha assistito di persona, di foto riportate da bloggers al servizio della menzogna ce ne sono già abbastanza, ci manca solo che ci si metta pure il sottoscritto. Tu continua pure a vedere la tua realtà. Ed allibisci, allibisci... dopo 51 anni la Revoluciòn continua malgrado quelli come te la dessero per morta già il 2 gennaio 1959.... Allibisci, allibisci che i cubani decideranno da se il loro futuro, miliardi di miliardi di dollari spesi per falsa informazione anticubana non sono serviti a niente. Magari li avessero spesi per fortificare l'amicizia con Cuba i risultati sarebbero stati diversi. Ma l'imperialismo è tanto arrogante quanto stupido, vedi ad esempio il mfatto di spendere milioni di dollari al giorno per ammazzare innocenti in ogni parte del mondo che non servono ad altro che ad alimentare la sempre più folta schiera dei nemici dell'impero agonizzante. Allibisci, allibisci....