martedì 7 aprile 2009

Italiano assasinato all'Avana


La polizia cubana sta indagando sulla morte per strangolamento del fotografo italiano Franco Bozzo. Bozzo, nato a Savona nel 1941, si trasferì all'Avana nel 1994 dopo essere andato in pensione. In Italia lavorava come ingegnere navale. A Cuba incominciò a lavorare come fotografo di teatro per poi diventare direttore artistico e produttore. Fino a poche settimane fa mise in scena presso la Sala Avellaneda del Teatro Nacional de Cuba "Elisabeth, por si acaso mujer" e per tutto il mese di aprile un suo audiovisivo, utilizzato da Tony Dìaz e Mefisto Teatro in Huevos, è in programma nella sala teatro Adolfo Llauradó.

La sua morte risale a giovedì 2 aprile quando venne trovato morto strangolato in casa sua. Viveva in una casa prestatagli da amici cubani, dopo che l'amica attrice argentina Monica Guffanti, che vive a Cuba da alcuni anni, lo cacciò da casa sua in Miramar. Secondo la Guffanti, lo mandò via dopo aver scoperto alcune foto di giovani ragazzi nudi. Secondo fonti giornalistiche, Monica Guffranti lo aveva denunciato alla polizia per farlo espellere da Cuba, ma Bozzo chiarì tutto e la polizia non proseguì le indagini.

Sei anni fa Franco Bozzo si sposò con un'attrice cubana molto conosciuta, Paula Alì, la quale sostiene che il Bozzo era molto amato sull'isola. "Era molto generoso con tutti nel mondo del teatro" dice Pula Alì, ancora incredula per l'accaduto.

Sembra che la polizia sia sulla pista degli autori del crimine. L'attore cubano cinquantenne, Waldo Franco, è stato convocato nuovamente per essere interrogato. Franco, che si dice la persona più vicina al Bozzo che ha conosciuto nel 1997, sostiene che andava a visitarlo frequentemente, l'ultima volta il giorno precedente all'assassinio. L'attore cubano sostiene che "a Bozzo non piaceva la pornografia" e che Monica Guffranti, l'attrice argentina, doveva al fotografo-regista italiano un'importante quantità di denaro. Alcune fonti parlano di oltre 10 mila dollari.

Fino a quì le scarne cronache della stampa, quello che sia successo veramente sarà chiarito alla fine dell'investigazione in corso da parte della polizia cubana che notoriamente sa condurre investigazioni molto efficaci quando si verificano casi simili.

Quello che è certo è che questa vicenda rimane chiusa tra le vicende private, nessun allarmismo che la criminalità a Cuba sia in fase di recrudescenza, come certa nostra stampa e certi corvi del malaugurio stanno cercando di far credere. L'Avana continua ad essere, tra le capitali del mondo, la città più sicura.
Sarebbe interessante fare un'indagine sulla relazione tra sistema socio-politico e criminalità. Si farebbero delle scoperte interessanti, per esempio che la relazione tra sitema sociale capitalista e efferatezza criminale non lascia dubbi di interpretazione, è purtroppo una triste realtà.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io pensavo che fosse stato vittima di un'aggressione a scopo di rapina. Se le cose stanno così mi sento più tranquillo. Non vorrei che anche Cuba diventi un paese violento come il resto dell'America latina.
Mario
Ps. ti ringrazio per aver tolto il controllo dei commenti, anche se si corre il rischio che i soliti, o il solito imbecille, ritornino

Eliolibre ha detto...

Difatti, sull'altro blog hanno già ricominciato. Da un certo punto di vista leggere certi scritti mi dà la consapevolezza di quanto siano idioti ed ignoranti certi personaggi, che non a caso danno addosso a Cuba ed a tutti coloro che lottano contro il nefasto sistema capitalista che sta devastando il pianeta e tutti gli esseri viventi, dall'altra è raccaprocciante constatare quanto l'essere umano sia capace di arrivare a toccare il fondo della decenza.
Per la questionme sicurezza a Cuba, puoi stare tranquillo, continua ad essere il paese meno violento del mondo. Certo che alcune contaminazioni con la "cultura" capitalista portata dal turismo di massa, stanno facendo la loro apparizione, specialmente nelle grandi città.

Anonimo ha detto...

Elio, ho letto l'ultimo post sull'altro tuo blog, sinceremante quando me ne hai parlato avevo qualche dubbio, leggendo i commenti credo invece che tu sia eccessivamente tollerante. Forse il ricorso alla moderazione dei commenti a volte si rende indispensabile per evitare che il sito venga infangato da personaggi tanto ignobili. Uno tra l'altro usa il mio nome, non vorrei essere confuso con bestie simili!!!!!
Mario

Eliolibre ha detto...

Tranquillo Mario, non ti confondo. Ne parliamo martedì.

alessandro perrone ha detto...

Concordo con Mario quando fa cenno alla tua eccessiva tolleranza, è chiaro che questi prezzolati provocatori sono manipolati dai fascisti. Il loro accanimento mi disturba, ma non mi impressione ne mi meraviglia. D'altra parte se hanno un po' di sale nelle loro zucche vuote stanno capendo che nel mondo il vento è girato, solo in Italia pare non soffi, ma è solo questione di tempo.

Eliolibre ha detto...

Daccordissimo, è solo questione di tempo....

elettroscok ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Eliolibre ha detto...

Giunti d., non pubblico il tuo scritto per pudore, oltre che anonimo sei pure villano. Dare degli assassini al popolo cubano è da criminali. Detto da un italiano poi, dove ogni giorno genitori ammazzano figli e viceversa, è veramente il massimo. Se a Cuba succedesse anche un solo fatto del genere si interrogherebbero tutti e niente sarebbe più come prima. Come succede purtroppo nel nostro disgraziato paese dove si preferisce chiudere gli occhi e discutere dell'ultimo modello di cellulare, di calciatori e veline e di puttanelle che riempiono giornali e tv. Altra cultura Cuba, altri valori, altra gente.....