giovedì 7 febbraio 2008

Cuba, elezioni e democrazia


Il 20 gennaio 2008 i cubani sono stati chiamati alle urne per eleggere i 614 deputati al Parlamento ed i 1.201 delegati alle Assemblee Provinciali. Dopo la scelta dei candidati effettuata il novembre scorso dalle Assemblee Popolari, il Governo ha chiamato i cittadini al voto unito, che vuol dire votare compatti per tutti i candidati scelti dal popolo per evitare che nessuno non raggiunga il cinquanta per cento dei voti validi, condizione per essere eletti, e rimanga escluso.” El voto unido nos fortaleza”, “nessuno si deve sentire obbligato e può votare liberamente per uno o più candidati a seconda delle proprie preferenze” hanno sostenuto i rappresentanti del Governo e le maggiori autorità politiche, però “il voto unito ci fa più forti e ci permette di dimostrare al mondo intero ed al nostro poderoso nemico del nord che il popolo cubano è unito a sostegno della Rivoluzione e dei suoi dirigenti”.
Secondo quanto ci raccontano i nostri giornali “liberi e democratici” i numerosi dissidenti cubani che non aspettano altro che la fine della Rivoluzione non possono manifestare il proprio dissenso a causa della “feroce dittatura castrista” che reprime qualsiasi forma di dissenso. Quale miglior occasione per “i numerosi dissidenti” per astenersi dal voto e dimostrare i numeri del dissenso? Ma questo, secondo i nostri giornalisti “democratici”, non può avvenire a causa “delle persecuzioni” a cui sarebbero sottoposti coloro che non si recano alle urne. Certo che questi dissidenti oltre ad essere numerosi sono pure codardi, quali dissidenti non hanno nemmeno il coraggio di astenersi alle elezioni? Ma certo, la crudele repressione castrista...... Allora tutti a votare, però nel segreto dell’urna i dissidenti, seppur codardi possono esprimere il proprio dissenso in vari modi: votare in bianco, votare per candidati diversi da quelli prescelti, scrivere frasi che esprimono il proprio dissenso, scrivere insulti, augurare a Fidel una rapida dipartita, ecc.
Domenica 20 gennaio ho assistito alle votazioni, il seggio della mia “quadra” si trova presso l’ambulatorio medico ed ha aperto alle sei della mattina, due giovani chiedevano i documenti e registravano l’avvenuto voto dopo che il cittadino aveva inserito le sue schede nelle urne ed i due pionieri che stavano al fianco delle stesse pronunciavano la frase “Votò”. Già dalle prime ore del mattino si sono create code fuori dagli oltre 38.000 seggi e i primi dati affluiti al Ministero registravano che alle due del pomeriggio avevano votato oltre l’85 per cento degli aventi diritto. Alle sei della sera alla chiusura dei seggi la percentuale dei votanti è risultata superiore al 95 per cento. Un risultato straordinario ma sicuramente dovuta alla repressione castrista che intimorisce i cubani. Anche se io ho potuto osservare che i cubani si sono recati al voto senza alcun timore e senza nessun tipo di pressione che non fosse la chiamata del Governo a dimostrare a tutto il mondo l’unità del paese, sicuramente la repressione esiste perché se lo dicono i nostri giornalisti “liberi e democratici” non ci possono essere dubbi.... Se la paura della repressione ha portato i cubani alle urne, le schede dimostreranno sicuramente che la popolazione non ne può più del regime repressivo e sfogherà tutto il proprio dissenso. Grazie alla mia ingenuità non mi sono accorto delle costrizioni messe in atto per obbligare i cubani alle urne ma l’alto numero di schede bianche ed annullate mi apriranno gli occhi quando domani verranno resi noti i risultati.
Il lunedì mattina appena sveglio accendo la radio e preparo la mia Nikon D50 per scendere in strada a fotografare i dissidenti che forti del responso elettorale finalmente avranno trovato il coraggio per scendere in strada e dare inizio al tanto sospirato cambio di regime. Radio Reloj trasmette in continuazione le ultime notizie, attendo ansioso che parli dei risultati delle elezioni. L’attesa è breve, el locutor legge i numeri forniti dal Ministero, i dati non sono ancora definitivi ma si può dare per certo che i votanti sono stati 8.320.832 ed hanno superato il 96 per cento degli aventi diritto, il voto unito ha riportato più del 91 per cento mentre le schede bianche sono state di circa il 3,7 per cento e le nulle l’uno per cento! Beh, questo lo dice Radio Reloj, lo dicono pure le altre radio, tra poco lo dirà il telegiornale e lo diranno pure i giornali di regime, ma sicuramente sono dati falsi e la realtà è ben diversa. Visto che alle elezioni oltre all’ingenuo sottoscritto hanno assistito anche numerosi smaliziati rappresentanti della stampa internazionale, mi reco al più vicino internet point per vedere cosa riportano le agenzie. Per evitare di essere influenzato dai giudizi di parte, i giornali di destra sosterranno una tesi, quelli di sinistra un’altra, decido di visitare i siti delle più importanti Agenzie di Stampa, saranno pure loro di parte ma solitamente sono più credibili della stampa politicamente schierata. La sorpresa mi coglie completamente impreparato, le varie Agenzie confermano i dati che ho appena ascoltato e sostengono che le elezioni si sono svolte in un clima tranquillo e senza nessun incidente, di atti di repressione nemmeno l’ombra! Ma allora dove sta l’inganno sfuggito perfino agli espertissimi giornalisti delle Agenzie di Stampa internazionali? Vuoi vedere che pure loro sono stati aggirati dalla furbizia di Fidel Castro e dei suoi accoliti? Esco dall’internet point con questo dubbio impertinente che mi spinge a far lavorare il cervello e cercare di capire dove si nasconde il trucco, la mia mente si mette al lavoro e dopo avere ripassato tutti gli avvenimenti che mi hanno visto coinvolto in questa avventura, finalmente arrivo alla soluzione dell’enigma. Il Comandante en Jefe si è ancora una volta beffato del mondo intero, la sua mente raffinata ha escogitato uno stratagemma infallibile per costringere i cubani a votare in massa “para todos”. Chi pensava di vedere poliziotti intimorire i cubani fuori e dentro i seggi, per le strade, dentro le case a scovare coloro che non si recano alle urne, non si è reso conto di chi ha veramente condizionato il voto dei cubani: i pioneri di dieci anni che custodivano le urne! Provate voi a votare in un seggio custodito da pionieri inflessibili che ti controllano quando entri e consegni i documenti, ti seguono con lo sguardo mentre entri nella “gabina”, per dirla alla Bossi che qui ha molti seguaci, e ti fissano inflessibili quando esci ed infili le schede nelle urne e pronunciano il loro “Votò” solo se sono certi che non hai sgarrato!!!!
Tornato a casa mi chiedo chi avrà inviato questa volta il Direttore di Liberazione a vigilare sulle elezioni cubane, ma sono certo che se anche ha mandato la Nocioni*, nemmeno lei sarà riuscita a scoprire l’arcano, quel filibustiere di Fidel, più invecchia più si fa furbo e perfido....
* Inviata all’Avana lo scorso anno dal Direttore di Liberazione, scrisse un articolo che sollevò le proteste di numerosi lettori del quotidiano “comunista”. Nell’articolo scrisse che aveva incontrato solo giovani che volevano scappare da Cuba, che la popolazione odiava Fidel, che le case dell’Avana stavano crollando una dopo l’altra e che sotto le macerie molti perdevano la vita, e altre amenità del genere. Il sottoscritto scrisse al Direttore esprimendo il proprio sdegno ed offrendosi per accompagnare la Nocioni a rifare lo stesso viaggio per riportare a quattro mani quanto visto. Non ho mai ottenuto risposta.... però in cambio il Direttore di Liberazione ha visto aumentare in maniera vertiginosa gli inviti a partecipare ai salotti televisivi. E la Nocioni? Sicuramente l’aspetta una folgorante carriera, simile a quella di molti ex giornalisti di “sinistra”....

P.S. dopo alcuni giorni di dubbi ho deciso che forse il sottoscritto non è tanto ingenuo, che i nostri giornalisti “liberi e democratici” non lo sono poi così tanto e che forse è meglio che torni a dare il mo contributo per diffondere alcune verità che aiutano a capire meglio come vanno realmente le cose. Visto che ho appena finito di leggere l’interessante libro di William Blum “Il libro nero degli Stati Uniti” ho deciso di pubblicare a puntate sull’altro mio blog (wwwmondolibero.blogspot.com) un sunto degli eventi magistralmente descritti dall’ex funzionario del dipartimento di Stato degli Usa nel suo documentatissimo testo.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Lei, caro Elio, è fuori da ogni comprensibile realtà umana! Legga i libri di storia, filosofia, metafisica e scienza, Le gioveranno molto di più delle disgustose e fantascentifiche letture a cui si dedica! La saluto e che il Grande Architetto dell'Universo la illumini...al più presto!

Eliolibre ha detto...

Caro Maestro Massone, qualsiasi persona dotata di buon senso può capire chi è "fuori da ogni comprensibile realtà umana".
Auguri Maestro, anche al Grande Architetto che ti illumina e che farebbe bene ad illuminarti meglio perchè le tue letture mi sembrano piuttosto buie....

Anonimo ha detto...

la dittatura di castro è così feroce e sanguinaria che gli stati uniti in 50 anni e 20 dopo la fine dell'urss ancora non l hanno fatta cadere nonostante gli impinenti mezzi politici, economici e finanziari. comunque continua a tenere attivo questo blog, io amo il pluralismo. ciao

Anonimo ha detto...

Elio,ho scoperto questo blog per caso, segnalatomi da alcuni Fratelli: dandone un rapido sguardo ho espresso un mio parere, come la democrazia (quella vera) impone! Sii felice, Elio, la tristezza e la perenne incazzatura che mostri nella maggior parte dei tuoi scritti, è semplice indice di "buoio" ideologico e morale. Lo dico senza polemiche....se posso permettermi, ti consiglio un buon libro che può davvero aiutarti, spero che almeno valuterai tale lettura, ne vale la pena:Rudolf Steiner-L'Iniziazione.
Antroposofia, è un'ottima medicina! GADU

Anonimo ha detto...

Ciao Elio,
felice dinuovo di legerti ti ho scritto qualcosa su laltro tuo blog.

Quanto al"maestro massone"sappi che
l'invidia e una brutta cosa ma si puo guarire metici del tuo.

Amicalmente
Un tipo serio.

Anonimo ha detto...

Bentornato Elio,mi fa piacere rileggerti.
Hai per caso scritto un diario di viaggio anche quest'anno?

Eliolibre ha detto...

Un caro saluto agli amici Mirco e Tipo serio, mi fa piacere ritrovarvi nel mio blog. Questa volta non ho scritto il diario perchè ho avuto molti impegni, ho approfittato però per leggermi un interessante libro scritto da un americano che racconta tutta la storia delle aggressioni criminali del suo paese contro i popoli del mondo. Nell'altro mio blog ho iniziato a scrivere un sunto di questo lavoro che serve a coloro che vogliono aprire gli occhi sulla realtà vera e non quella che ci racconta l'informazione di chi è pagato per mentire. Ho anche approfondito le amicizie nel campo della cultura cubana e quale risultato il prossimo aprile due trovadores cubani verranno in Valtellina per un concerto e per una serata dedicata alla trova cubana.
Rigitans, non ho capito bene cosa intendi dire con il tuo intervento, comunque benvenuto, appena possibile contraccambierò la visita.
Al Grande Maestro ho già risposto in precedenza, che lui si tenga le sue letture di storia, filosofia, metafisica e scienza (guarda che magari io leggo più di te, io continuerò a leggere quello che mi pare anche se a te sembrano disgustose (purtroppo io a Rudolf Steiner preferisco Max Stirner).
Se non chiedo troppo vorrei dire a te ed ai tuoi Fratelli di non preoccuparsi troppo per la mia tristezza, le mie giornate a Cuba le trascorro tra spiagge, mare, palme, incontri culturali, spettaccoli, amici, parenti, feste e balli. Non so voi come ve la passate illuminati dal Grande Architetto.... per me fate pure, non mi sognerò mai di dirti che quello che fai è disgutoso ne parlerò del tuo "buoio ideologico e morale", anzi, ti rinnovo i miei auguri.

Anonimo ha detto...

Caro Elio,

apprendo che trascorri le tue giornate in un grande Paese, Cuba....saprai anche che è uno degli Stati con il più alto numero, in Sud America, di framassoni!...chissà, magari conosco tanti dei tuoi "incontri culturali"! Dio t'abbia in Gloria

Eliolibre ha detto...

Caro Maestro, i framassoni non rientrano nei miei interessi cultarali, comunque se ti può interessare ho un cognato massone e pure il mio vicino di casa, che è anche il mio parrucchiere, lo è. L'unica differenza è che loro sono meno arroganti e prepotenti di te in quanto non mi considerano ignorante, disgustose e fantascentifiche le mie letture e rispettano il mio pensiero, anzi sostengono che non hanno mai conosciuto uno "straniero" tanto aperto e tollerante come il sottoscritto. La differenza tra te e loro è prorio che tu, contrariamente a loro, sei figlio di una coltura prepotente ed intollerante. Però sei giustificato, mica tutti hanno la fortuna di essere nati e cresciuti a Cuba....
Ti rinnovo i miei auguri e penso che conviene chiudere quì la questione, tu continua a dedicarti ai tuoi interessi, io farò altrettanto.
Hasta siempre

Anonimo ha detto...

Per il solo fatto che ti hanno riferito della loro appartenenza, dubito fortemente sull'obbedienza di costoro ad una oriente regolare!Per il resto, Elio, a causa del tuo buio è impossibile comunicare con te!

Eliolibre ha detto...

"dubito fortemente sull'obbedienza di costoro ad una oriente regolare". No comment.... continuo a preferire il buio.
Adios

Anonimo ha detto...

Avete ragione, o Maestro, Elio è il peggior profano che io abbia mai conosciuto! sono mesi che tento di illuminarlo, ma invano!

Eliolibre ha detto...

Per favore, non illuminatemi più!!!!! Troppa luce acceca. Al Grande Architetto preferisco la luce del sole, specialmente quello dei Caraibi....
E' troppo se vi chiedo di smetterla con interventi che niente hanno a che fare con questo blog ed il suo scopo?
Grazie

Anonimo ha detto...

Fondi e certificati per puntare sullo sviluppo dell’isola dopo Fidel

A Cuba non c'è la Borsa. Eppure le grandi banche d'affari hanno già iniziato a proporre strumenti d'investimento per captare le opportunità di guadagno che nasceranno da una possibile svolta del regime cubano. Le prime proposte arrivano nel momento in cui il nuovo presidente Raul Castro, successore del fratello Fidel alla guida dell’isola caraibica, ha cominciato a eliminare quelle che ha definito "proibizioni eccessive" nel Paese. Dall’arrivo del nuovo leader in febbraio, il governo ha già consentito ai cubani di guardare i programmi Tv stranieri, di acquistare telefoni cellulari, lettori dvd e computer, nonché di soggiornare negli hotel fin qui riservati ai turisti esteri.

La nuova rotta porterà benefici all'economia e in particolare ai settori delle costruzioni, delle infrastrutture, dei consumi, dei media e anche all'industria del tabacco. Perlomeno è quanto si aspetta il colosso francese Société Générale che ha da poco predisposto due certificati: il Kuba e il Kuba Quanto (scambiati a Francoforte). Le 16 aziende presenti nel paniere non sono di Cuba ma hanno sede nell'area latinoamericana e potrebbero approfittare della fine dell’embargo Usa e della rinascita dell'economia cubana. E' il caso per esempio del gruppo di messicano delle costruzioni Cemex che è già attivo sull'isola. Nel basket c'è poi il più grande network televisivo per l'area latinoamericana, Grupo Televisa, e il colosso delle sigarette Imperial Tobacco che ha già alcune partecipazioni nelle aziende locali di sigari cubani.

SocGen non è stata però la prima a metter piede in questo arcipelago rimasto per decenni fuori dalle rotte della finanza. L'isola era già stata scoperta dal fondo d'investimento chiuso Herzfeld Caribbean Basin Fund. Si tratta dell’unico fondo al mondo impegnato su questo versante ed è scambiato al Nasdaq. Sin dalla sua costituzione nel 1994 ha sempre puntato su quelle società che girano intorno all'economia di Cuba, sia direttamente sia indirettamente. Thomas J. Herzfeld, fondatore e gestore del fondo, si aspetta grandi novità per Cuba già nei prossimi dodici mesi. Per il 63enne veterano della finanza, un'eventuale vittoria del Partito democratico negli Stati uniti potrebbe dare un'accelerata alle sorti dell’isola. Per questo tra le prime posizioni in portafoglio c'è la società di cabotaggio Seaport che già oggi vanta buoni affari in tutta l'area dei Caraibi. Nel caso di un'apertura commerciale, il fatturato crescerebbe esponenzialmente. Negli ultimi sei mesi, nel portafoglio gestito da Miami hanno fatto il loro ingresso anche quei titoli ancora sottovalutati ma con un grosso potenziale di crescita. Tra queste c'è Lennar Corp, gruppo immobiliare specializzato nel settore residenziale che ha sede a Miami e quindi gode di una posizione privilegiata rispetto all'isola. Piace poi anche la compagnia aerea Copa Holdings anche questa avvantaggiata dalla sede operativa sulla vicina Panama. Quanto ha reso questo fondo negli anni? A chi ci ha investito, ha dato un rendimento annuo del 7,8%.

Nondimeno ha sempre dimostrato d'essere ultra sensibile a ogni avvenimento politico. Per fare un esempio, la notizia dell’addio di Fidel Castro dalla carica di capo di Stato ha portato in un solo giorno a un rialzo del 17%. Le quotazioni del fondo sono addirittura raddoppiate nel corso del 2006 quando le notizie provenienti dall’isola facevano pensare che il «lìder maximo» non sarebbe sopravvissuto alla grave malattia che lo ha colpito. Ma questo è solo una faccia della medaglia perché non mancano i rischi: il cambio di guardia potrebbe non essere indolore e sfociare in una guerra civile. La vicina Haiti ne è un chiaro esempio.

Eliolibre ha detto...

Spero che i dirigenti cubani non siano così stupidi da "aprirsi" al cosiddetto mercato. Perchè quelle rendite favolose qualcuno dovrebbe pure pagarle ed ho il forte dubbio che le pagherebbe il popolo cubano. Non mi risulta che con le liberalizzazioni cada la manna dal cielo, mi sembra piuttosto che sia un modo per rubare il prodotto delle fatiche dei lavoratori. E la vicina Haiti ne è una dimostrazione.... Come in tutto il del mondo del resto, Cuba esclusa. Per ora....

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

good start